Si chiama Salus Populi Teatini la statua mariana in bronzo, ispirata alla celebre Mater Populi Teatini custodita nella Cattedrale di San Giustino, che dallo scorso 25 marzo (giorno dell’Annunciazione) riempie un vuoto ormai quasi secolare, nel cuore del centro storico di Chieti.
Il vuoto è quello della nicchia sulla facciata della Chiesa della SS.ma Trinità in Piazza Trento e Trieste. La chiesa, sorta nel tardo ‘500 sui resti di una antica cappella, nel 1609 ospitava nella sua facciata una antica statua lignea (datata XIV secolo).
Discesa nel 1930, la statua fu sottoposta ad una lunga opera di restauro. Dal 1982, anno in cui si è concluso il restauro, la sacra effige è stata collocata nel museo parrocchiale dov’è tuttora custodita.
Quest’anno, finalmente, quel vuoto è stato riempito grazie alla generosa donazione di una parrocchiana e all’impegno e l’entusiasmo del parroco don Claudio Pellegrini.
La Salus populi teatini, così chiamata per invocare l’intercessione della Madre di Dio nella battaglia contro questa pandemia, è stata realizzata dallo scultore Luciano Primavera che, solo poco tempo prima aveva realizzato dei pannelli bronzei che illustrano il mistero della Trinità prefigurato nell’Antico e rivelato nel Nuovo Testamento che oggi impreziosiscono la porta della medesima chiesa.
Si tratta di due opere che conferiscono ulteriore pregio ad uno dei centri storici più antichi e artisticamente interessanti d’Abruzzo.
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