Arriva al cinema il 9 gennaio, per la regia di Gianni Amelio, l’epilogo della vicenda umana e politica di Bettino Craxi: Hammamet. Sono passati 20 anni dalla sua fine prematura in Tunisia, complesso dire se pochi o molti per cominciare a guardare con il giusto distacco il discusso leader politico socialista. Ma Gianni Amelio con la complicità di un Pierfrancesco Favino, reso straordinariamente somigliante, ci prova. Da esiliato, come sosteneva lui, da latitante come sostenevano i magistrati dell’inchiesta chiamata Mani Pulite che terremotò il mondo politico italiano negli anni novanta. Quello che è certo e che l’ex leader socialista arrivò all’ultimo appuntamento solo, amareggiato e molto malato sia per il diabete sia per un tumore. Da quanto è stato anticipato, il film non mette l’accento sull’uomo politico ma si concentra maggiormente sulla sua vita privata. Anche se non mancheranno i riferimenti alla realtà dell’epoca, inestricabile con Craxi, e alle inevitabili considerazioni sulla perdita del potere. Nel cast, oltre a Favino, troviamo Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Livia Rossi e Luca Filippi. Il film rappresenta anche un’operazione di mimesi straordinaria che ha portato Amelio a girare nei luoghi precisi dove si consumarono gli ultimi anni del leader politico. Tanto che uno dei set riguarda proprio la casa tunisina di Craxi.
I SEI MESI DI CRAXI AD HAMMAMET
