SPORT ACCESSIBILE SEMPRE E A TUTTI

“Lo sport diventi sempre più inclusivo e i suoi benefici siano davvero accessibili a tutti». Tifoso del San Lorenzo de Almagro, ma tifoso soprattutto del bene di tutti, papa Francesco incontrando i partecipanti al convegno su sport e fede, indetto in Vaticano dal pontificio Consiglio della cultura presieduto dal cardinale Ravasi, non ha mancato di ricordare le attenzioni sempre dimostrate dalla chiesa nei confronti dell’attività sportiva. “Vorrei incoraggiare tutti – ha infatti proseguito il papa – a lavorare insieme affinché i bambini e i ragazzi che vivono ai margini della società possano accedere allo sport in condizioni dignitose, specialmente quelli che ne sono esclusi a causa della povertà”. E questo – ha ammonito Francesco – sempre tenendo fede a un impegno doveroso: “La sfida è mantenere la genuinità dello sport, proteggerlo dalle manipolazioni e dallo sfruttamento commerciale. Sarebbe triste – questa la conclusione del papa – se il cinismo e il disincanto prendessero il sopravvento sull’entusiasmo e sulla partecipazione gioiosa e disinteressata”.

Dal palco della grande sala Paolo VI sono risuonate nel segno dello sport note di speranza, di fratellanza, di non cedere alla sventura e/o allo sconforto. Nessun riferimento invece – ancorché fossero presenti gli “attori” della querelle – alla rinuncia di Roma a candidarsi alle Olimpiadi del 2024: nessun commento dal presidente del Cio, Thomas Bach, nessun commento dal presidente del Coni Giovanni Malagò (che peraltro aveva espresso il suo pensiero nei giorni precedenti). Solo Luca Cordero di Montezemolo ha evidenziato di essere deluso: “Ritirarsi è umiliante per Roma e l’Italia”. Nessuno era più in grado di tenere in vita la candidatura di Roma 2024. E infatti, poco dopo, dal Campidoglio è arrivata l’ufficializzazione con la lettera di rinuncia inviata al Cio.

L'ECO di San Gabriele
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