Alzheimer, in calo l’assistenza ai malati

 

L’Associazione italiana malati di Alzheimer (Aima) denuncia la carenza di assistenza per i soggetti affetti da tale patologia neurologica. Le famiglie sono sempre più sole nella gestione del malato, la rete di assistenza è meno efficace e la diagnosi è sempre più tardiva. Una questione sottostimata che rappresenta un costo sociale e sanitario rilevante per le casse dello stato. Gli ultimi dati epidemiologici relativi al nostro paese parlano di 600mila pazienti che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, sono destinati ad aumentare. Rispetto al decennio scorso il ruolo dei centri pubblici dedicati (i cosiddetti Uva) si è ridimensionato: prima il 70 per cento dei pazienti vi si rivolgevano, mentre oggi lo fa soltanto poco più della metà. Una situazione riconducibile alla crisi economica che ha investito le famiglie e all’esiguità delle risorse specifiche.

L'ECO di San Gabriele
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