CONDIVIDERE ATTRAVERSO LA MISERICORDIA

Quest’anno la santa Pasqua arriva presto cronologicamente, alla fine di marzo e come direbbe mia nonna Giuseppina, e come si dice ancora dalle nostre parti, arriva “bassa”, e arriva nel pieno del grande Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco: misericordia, una parola bellissima composta da miserere (avere pietà) e cordis (cuore). Compassione, patire insieme,ossia condividere i dolori e le sofferenze e le difficoltà di “altri da noi” e  vivere essendo coinvolti nei problemi che hanno tutti. Questo papa fantastico che vive con e come i poveri non soltanto nel quotidiano ma si cala anche nei dolori della gente e se ne fa carico, attraverso le parole – certamente- ma in particolare  con i fatti (dalle docce ai barboni alla gestione della sua personale quotidianità) è una delle più belle sorprese che il Signore poteva riservarci! Ci spiega ogni giorno con il suo esempio che il mondo può essere migliorato, se vogliamo, a partire dai piccoli  gesti  per arrivare alle grandi decisioni. È un papa che parla al mondo perché anche se il Vaticano si trova  a Roma lui  non ci appartiene, appartiene a tutta l’umanità; ma, nonostante la sua figura sia mondiale io comincio ad avere una sensazione,che sta diventando una certezza, e cioè che l’influenza di Bergoglio sta cominciando a erodere cinismo e arroganza anche e soprattutto in Italia. Non dobbiamo aspettare che le cose cambino: dobbiamo prendere atto che le cose sono già cambiate! Un esempio per tutti ce lo ha dato il primo cittadino del nostro paese, Sergio Mattarella, quando ha deciso di destinare per la durata di tutto il suo settennato la tenuta presidenziale di Castelporziano alle associazioni dei disabili e degli anziani, e ha continuato, attraverso il suo discorso di capodanno, a indicarci la strada. Abbiamo quindi due esempi alti: per la nostra vita spirituale e religiosa il santo Padre, per il nostro comportamento civile il presidente della Repubblica.

Dall’inizio dell’anno ,le buone notizie si sono susseguite e ci hanno fatto scoprire un’Italia più generosa e disponibile a superare i confini dell’egoismo di quanto potevamo aspettarci: abbiamo avuto finalmente un festival di Sanremo all’insegna della solidarietà che ci ha fatto conoscere realtà inaspettate e sempre per parlare di Rai come non ricordare la scelta di Flavio Insinna, il conduttore più amato dagli italiani, che ha donato la sua barca a Medici Senza Frontiere? È passata alla camera dei deputati una buona legge sul “dopo di noi” (è in dirittura di arrivo al senato e forse in questo mese sarà approvata,un bellissimo regalo pasquale per tante famiglie!). Ci scopriamo migliori insomma: ebbene godiamoci un poco di queste gioie, perché condividere attraverso la misericordia, ossia il cuore fa proprio bene a tutti.

 

L'ECO di San Gabriele
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