Si parla tanto di ecologia, di salvaguardia del creato e custodia della natura, mentre nel libro della Genesi Dio invita l’uomo a “soggiogare la terra” e a “dominare sugli animali”. Sembra essere palese un certo sfruttamento della natura, un potere quasi illimitato sul creato. Cosa pensa lei di questo problema?
Gigi (Civitanova Marche)
Genesi 1,28 recita: “siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra, soggiogatela e abbiate potere sui pesci del mare, sui volatili del cielo e su ogni animale che striscia sopra la terra”. Questo versetto parla del dominio sulla terra e sugli animali che il Creatore ha affidato all’uomo e alla donna creati a sua immagine e somiglianza. Si tratta senz’altro di un comando di dominio, ma anche di servizio, di responsabilità che le nuove traduzioni rendono con i verbi coltivare e custodire. Non sempre nel corso della storia il comando di servizio e di custodia è stato rispettato, anzi spesso questi due verbi sono stati trasformati con soggiogare, dominare e potere, che è divenuto potere dispotico e arbitrario. In ogni modo l’intenzione del Creatore è stata sempre quella di affidare all’uomo, la creatura più intelligente, la custodia del creato. Ma l’uomo, dopo il peccato di origine e l’insorgere in lui dell’egoismo e dell’egocentrismo, ha cambiato l’ordine delle cose.
L’essere umano tende sempre a voler dominare sugli altri e sul creato, specialmente su questo. Oggi però si sta rendendo conto che gli abusi perpetrati in passato si ritorcono contro di lui, perché il creato è pervenuto ad uno stato di tale degrado che è necessario prendere drastici provvedimenti per non vedere la distruzione dell’intero universo. La chiesa sempre più consapevole dell’urgenza di salvaguardare il creato, sta allertando l’umanità sul problema ecologico. Sono necessarie politiche sempre più incentrate sull’amore e sul servizio e custodire al meglio il creato sempre più fragile.
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