VALENTINO ALL’OPERA
Rosso Valentino per il costume di Violetta. La Traviata andata in scena per quindici repliche al Teatro dell’Opera di Roma, con la regia di Sofia Coppola, è un’operazione culturale con importanti ricadute economiche della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti. Abito da ballo ottocentesco, con scollatura generosa sul seno, maniche corte a sbuffo, bustino segnato e gonna gonfia, arricciata all’altezza delle ginocchia, a trattenere il voluminoso taffettà per farlo ricadere in innumerevoli drappeggi e per formare una piccola coda, cappa di tulle dorato che scende dal collo: ecco la splendida Violetta haute couture di Valentino. Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, direttori creativi della maison Valentino dal 2007, hanno realizzato invece costumi di Flora e degli 80 personaggi del coro. Un grande sogno diventato realtà per il couturier, da sempre affascinato dall’arte lirica e dalla sua capacità di creare mondi fantastici e moderni, attraverso musiche meravigliose e senza tempo. Una passione che l’ha già visto disegnare i costumi per un’opera lirica del 1994, ispirata al Rodolfo Valentino e portata in scena al Kennedy Center di Washington, esperienza seguita dalla realizzazione dei costumi del gala Valentino al New York City Ballet, e per il Concerto di Capodanno di Vienna. “I grandi maestri, da Visconti a Zeffirelli, la Callas, Piero Tosi, Lila de Nobili mi hanno tutti ispirato in questo mio nuovo impegno. Non ho voluto una Traviata moderna e ridicola come se ne fanno molte oggi, ho voluto una Traviata classica e splendida”, ha dichiarato Valentino.