In un quartiere anonimo di una grande città del Brasile nasce una vibrante comunità cristiana attorno al patrono san Gabriele. Lo scorso 23 ottobre è stata inaugurata la statua di gesso, raffigurante il giovane santo passionista, donata alla comunità dalla direzione de L’Eco
Una piccola storia in un grande Paese, il Brasile, dove san Gabriele ha molti amici. Anche la Congregazione dei passionisti conta un cospicuo numero di aderenti, sia sacerdoti (tra cui ben 4 vescovi), che suore e associazioni di laici passionisti. La storia comincia negli anni 90 e si svolge nello stato del Espiritu Santo, nel sudest del Brasile, nella città di Vila Velha, che conta oltre 400 mila abitanti. Il Bairro Argolas è un oscuro quartiere della città: non ha una chiesa, una cappella, un luogo dove i cattolici possono incontrarsi e celebrare l’Eucarestia. La parrocchia, immensa, è lontana, irraggiungibile per molti. È dedicata a Santa Teresa di Gesù Bambino ma è officiata dai passionisti che hanno fatto conoscere a tutti san Gabriele.
Come trovare un luogo decoroso per incontrarsi, pregare insieme e per le catechesi? Due signore, Iracema e Maria Mendez, all’inizio degli anni 90, organizzano i primi incontri religiosi nella loro casa, preoccupandosi di insegnare il catechismo ai bambini, attirandoli anche con dolci e piccoli regali. Nel 1993 il signor José Meirelles mette a disposizione per gli incontri la terrazza della sua abitazione. Nel 2000 si resero disponibili un’altra terrazza, quella del signor Judson e poi il garage di Dona Penha (madre di un sacerdote). Si stava così formando pian piano una piccola comunità di credenti, sempre più attiva, rafforzata dal desiderio condiviso di avere un luogo per incontrarsi, pregare, insegnare il catechismo ai bambini. Che nome darsi se non quello del giovane santo Gabriele, che tutti sentono come loro patrono? Questo il nome: Frente Missionaria de São Gabriel de Nossa Senhora das Dores (Fronte Missionario di san Gabriele dell’Addolorata). Si moltiplicarono le iniziative, si crearono nuovi gruppi (catechesi, circoli biblici, ministri della parola e dell’Eucaristia) grazie anche all’impegno di uno studente passionista Francisco, ora sacerdote. La comunità cresceva e cresceva ancor più il desiderio e l’urgenza di un luogo per il culto e gli incontri. Ma in tutto il quartiere non c’era una sola casa in vendita. La comunità fece affidamento sulla preghiera, prontamente esaudita: quando nessuno se l’aspettava una vecchia casa sulla via principale fu messa in vendita. Ci si precipitò a comprarla, dando inizio a un periodo di duro lavoro per racimolare i soldi per pagarla e restaurarla: vendite di oggetti dopo le celebrazioni, lotterie, pesche di beneficienza, cene, eccetera. Molta la manodopera gratuita per i lavori.
L’11 marzo 2001 viene inaugurata la nuova chiesa con una bella messa presieduta dal vescovo ausiliare Odilon Moreira Guimarães, dal parroco padre Adilson A. Costa, dal vicario padre Roberto Luiz Ferreira e da padre Ferdinando Vilali. Il Fronte Missionario diventa Comunidade São Gabriel de Nossa Senhora das Dores (Comunità di san Gabriele dell’Addolorata).
Dopo l’inaugurazione, sono state apportate migliorie: due aule per il catechismo, una sala più grande, due bagni, un’area per le celebrazioni e gli incontri. Nel 2015 ancora lavori per ingrandire la chiesa, rinnovare la pavimentazione e il tetto, costruire la sacrestia e la cappella per il Santissimo Sacramento. Nel 2021 è partita una campagna per la sostituzione dei banchi della chiesa.
La comunità festeggia il suo patrono, san Gabriele, ogni anno il 27 febbraio. La festa è preceduta da una novena cui partecipano le altre 14 comunità della parrocchia di Santa Teresinha do Menino Jesus. Data la grande devozione di san Gabriele per la Madonna Addolorata, celebrano anche la festa del 15 settembre. La comunità di san Gabriele non si ferma, progetta una grande festa per celebrare il giubileo d’argento nel 2026.
Perché raccontiamo questa bella storia? Perché lo scorso 18 settembre il signor Judson Henrique Wyatt, coordinatore ed economo della comunità di san Gabriele dell’Addolorata, scrive al direttore de L’Eco dicendo che la loro chiesa è dedicata a san Gabriele, che hanno una immagine stampata del santo che risale al 2001 e gradirebbero avere una statua. “La nostra gente è generosa – scrive – ma con la questua domenicale riusciamo appena a pagare le spese di manutenzione”. Cosa doveva fare il direttore di una rivista che ha lo scopo di diffondere il messaggio di santità di san Gabriele? Si reca dall’amministratore della rivista, che fa i conti e fa spedire alla Comunità di san Gabriele in Brasile una statua in gesso. Il 23 ottobre 2023 l’inaugurazione.
Conclusione: Non è un piccolo miracolo questa vibrante comunità cristiana nata apparentemente dal nulla? La fede, la tenacia, il ricorso all’intercessione di un santo come Gabriele ottengono miracoli da Dio. San Gabriele tra i tanti titoli può aggiungere quello di formatore di nuove comunità cristiane.
Benedetto Ricini