Se già il rapporto cittadino-banche non era tra i più idilliaci, oggi certamente alla luce di tutto è quanto successo negli ultimi anni in questo specifico e delicato settore non aiuta a migliorare le cose, anche perché le ultime iniziative di legge derivanti da quelle europee pongono seri problemi di scelta dell’istituto bancario a cui affidare i propri soldi: mi riferisco alle sciagurate norme denominate bail-in che in caso di fallimenti bancari pongono seri problemi anche ai correntisti (anche se solo a quelli depositanti di più 100 mila euro). Queste norme e la gestione negativa delle stesse hanno non solo creato gravi ripercussioni per i risparmiatori ma hanno anche contribuito a inviare segnali di sfiducia nel sistema bancario, quasi a dire e a consigliare i vostri soldi metteteli sotto il materasso. Niente di più sbagliato, poiché l’intermediazione bancaria è fondamentale per tante questioni compresa quella dello sviluppo dell’economia e della sicurezza del denaro circolante. Semmai la questione vera è quella di realizzare un serio sistema bancario trasparente, onesto e non speculativo e con efficaci controlli da parte di chi è investito istituzionalmente a questi compiti, compiti eseguiti per la verità in maniera assai maldestra.
Fatte queste premesse ci spingiamo a dare qualche consiglio o istruzioni per l’uso in tema di scelta della banca per la gestione dei propri denari e/o di quant’altro. E ciò sia che si voglia aprire per la prima volta un conto corrente sia che si voglia spostarne uno già esistente in un nuovo istituto bancario, partendo da almeno queste considerazioni di fondo: solidità dell’istituto, efficacia ed efficienza, costi dei servizi al minimo. E allora: per prima cosa informatevi sulla solidità finanziaria della banca e sui servizi che eroga compreso quello della gestione informatica degli stessi. Fatto ciò, prima di scegliere fate un giro in più banche facendosi dare l’informativa completa sugli indici sintetici dei costi (ISC) di tutti i servizi erogati per una seria comparazione e per scegliere inoltre, rispetto le vostre esigenze se aprire un conto corrente a forfait tramite pagamento di un canone mensile o a consumo e cioè i cui costi sono direttamente correlati a singole operazioni. Chiedete informazioni precise e puntuali sui costi dei bonifici, dei prelievi, del rilascio e dell’utilizzo delle carte di credito e di debito. Più specificatamente, i costi delle operazioni esplicate in filiale per ogni singola operazione, dai prelievi ai depositi a quelli per bonifici e/o pagamenti delle varie utenze domestiche quali le bollette di luce, gas, telefono eccetera o di tributi e tasse nonché i costi di invio presso il vostro indirizzo delle informazioni cartacee dello stato del vostro conto corrente.
E piccolo particolare, ma non troppo, fatevi dire quanto sia la remunerazione del capitale depositato e cioè il tasso di rendimento attivo anche se siamo abituati, ahimè, a percentuali da prefisso telefonico quali 0,00… a differenza di quelli passivi oberati da percentuali mostruose qualora il vostro conto andasse in rosso. Inoltre si sappia che è sempre possibile contrattare il tutto, fatelo e siate in ciò molto determinati cambiando finalmente il paradigma, avendo consapevolezza che siete voi che state facendo un favore alla banca e non viceversa, quindi…
Ah! inoltre non vorrei dimenticarmi di dirvi una cosa assai rilevante: il cambio banca con un proprio conto corrente è e deve essere come legge recita assolutamente gratuito!