Dopo un periodo Di “lacrime e sangue” ci si augura UN primo passo verso L’inversione di tendenza. Vediamo, allora, cosa ci aspetta nel 2014 Può bastare una legge finanziaria, con qualche segnale positivo, a rilanciare la nostra economia? Forse no. Ma sembra un primo passo verso una inversione di tendenza. Già il fatto che non sia “lacrime e sangue”, come purtroppo è stato negli ultimi anni, appare un miraggio. Tra l’altro, diversamente dalla tradizione, ha di fatto una valenza triennale il che farebbe presupporre una certa tranquillità per il futuro prossimo, nel segno proprio della raggiunta stabilità. Vediamo ora i contenuti della legge, a partire da quello che succederà dal 2014 nel mondo del lavoro.
Incentivi per contratti indeterminati
Tra gli interventi per le imprese e i lavoratori c’è un incentivo per il passaggio dai contratti a tempo determinato a quelli a tempo indeterminato, con restituzione della contribuzione aggiuntiva dell’1,4% a tutti i datori di lavoro che trasformeranno i contratti a termine. Inoltre, alle imprese che aumentano il numero di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato sarà consentito detrarre ogni anno 15 mila euro dal costo del personale.
Cuneo fiscale
Tagli per 2,5 miliardi di euro sul cuneo fiscale, ovvero la tassazione del lavoro. Un miliardo e mezzo va ad abbassare l’Irpef per le fasce medio-basse, 40 milioni per ridurre l’Irap sulla quota lavoro e 1 miliardo per ridurre i contributi sociali sulle imprese. Nei tre anni le tasse per le imprese scenderanno di 5,6 miliardi e per i lavoratori di 5 miliardi.
Aumentano le detrazioni Irpef sui lavoratori dipendenti fino a 1.510 euro.
Pubblico impiego
Viene confermato il blocco della contrattazione nel pubblico impiego per il 2014 con un risparmio di spesa lorda di 300 milioni di euro per il 2015 e di 440 milioni a partire dal 2016. È previsto, poi, il blocco del turnover fino al 2018. Il lavoro straordinario sarà limitato solo al personale presente in amministrazione.
Cig in deroga e carta acquisti
Gli ammortizzatori sociali in deroga saranno rifinanziati per il 2014 per un importo di 600 milioni. Il fondo per la social card è incrementato di 250 milioni di euro per il 2014 e la card potrà essere fruita anche dagli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Pensioni d’oro
Le pensioni più ricche, sopra i 3 mila euro mensili, non saranno adeguate al costo della vita nel 2014. Arriva invece una mazzata per quelle d’oro: sopra i 100 mila euro annui, ci sarà un contributo con la finalità di concorrere al mantenimento dell’equilibrio del sistema pensionistico. Sarà del 5% per la parte eccedente i 100 mila euro fino 150 mila, del 10% oltre i 150 mila e del 15% oltre i 200 mila.
Rifinanziate le strutturazioni
Arriva 1 miliardo di sconti per le ristrutturazioni edilizie e l’ecobonus.
Cooperative sociali
Viene bloccato l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali.
Aumenta l’imposta di bollo
Quasi 4 miliardi arriveranno, in tre anni, dagli aumenti dell’imposta di bollo. Arriva un rincaro per le comunicazioni sui prodotti finanziari e per le comunicazioni web della pubblica amministrazione (16 euro).
Ecco la Trise
La nuova Trise avrà due segmenti:
la Tari, tassa che serve a coprire i costi del servizio di raccolta rifiuti. È calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e la versa chi occupa l’immobile; la Tasi, tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni, è invece calcolata sui metri quadrati o sul valore catastale ed è pagata dai proprietari.
Non resta che attendere gli effetti che la nuova manovra avrà anche nei confronti della sperata ripresa economica del nostro Abruzzo, a partire già dal prossimo anno.
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