Essere ragazzi a Palermo: la contraddizione di trovarti con Giovanni Falcone che ti fa gli auguri di compleanno e il figlio di un noto boss mafioso che è tuo amico perché essere amici, alle scuole elementari, è normale, è bello. Anni dopo, con alle spalle l’Italia degli anni novanta, i suoi riti e le sue stragi, come quella di Capaci – rimasta impressa nella memoria di un ragazzo ora divenuto adulto – un vassoio d’argento che appartiene a quel periodo potrebbe rappresentare un’altra prova, vera e concreta, dei rapporti fra la mafia e i vertici politici dello stato. Un romanzo virato al nero, un giallo che cerca di comprendere e far convivere la storia di un paese e della Sicilia in particolare con la storia delle persone che la compongono.
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