Un giornalista dal volto umano

“Popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”. È la scritta riportata sul Palazzo della Civiltà, a Roma, nel quartiere dell’Eur. Che se non fosse stata pronunciata da Benito Mussolini per giustificare un intervento sanguinario e imperialista, nel 1935, ai danni dell’incolpevole e indifesa Abissinia, non si avrebbe nessuna difficoltà a mutuare per la terra d’Abruzzo e per il suo popolo. Forse, declinata in abruzzese mancherebbe qualche trasmigratore, ma per il resto c’è tutto: poeti, santi, scienziati, artisti, eroi e anche navigatori. I nostri lettori conoscono il lungo elenco per averne già parlato in altre occasioni. Però a ben pensarci gli abruzzesi sono anche un popolo che ha prodotto grandi giornalisti che nella frase del Palazzo della Civiltà mancano. E noi li aggiungiamo.

Uno in particolare ci sentiamo di annoverare in questo pantheon dell’intellettualità abruzzese: Giuseppe Zilli. Anzi don Giuseppe, come era conosciuto nel suo borgo di montagna, Fano Adriano. Un paese incastonato nel verde brillante della Valle del Vomano, alle pendici della catena del Gran Sasso, ai piedi di Pizzo Intermesoli e di monte Corvo. Scenario fiabesco dall’eremo dell’Annunziata, che sorge sulla cima del Colle San Marcello. Ebbene il sindaco di questo incantevole borgo, Luigi Servi con la sua illuminata giunta comunale (peraltro formata da personaggi di grande rilevanza nel mondo della sanità nazionale, come Carlo Di Bonaventura) da qualche anno sta facendo conoscere agli abruzzesi la figura di don Giuseppe, che è stato veramente un grande giornalista.

Ha diretto Famiglia Cristiana dal 1954 fino alla sua morte avvenuta nel 1980. Sotto la sua direzione il settimanale dei paolini diventò l’organo di stampa più diffuso nel mondo cattolico e una delle riviste più vendute in Italia. Pensate, due milioni di copie. Da non credere viste le scarne tirature dei giornali e dei periodici di oggi. Per la sua opera di giornalista-editore, Giuseppe Zilli si è conquistato un posto d’onore nella storia del giornalismo italiano.

Dal 2022 la comunità fanese ne celebra il ricordo con un prestigioso premio giornalistico nazionale, nato per iniziativa dell’associazione “Premio Zilli”. La giuria attualmente è presieduta dal giornalista e scrittore Lucio Caracciolo, direttore di Limes.

L'ECO di San Gabriele
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