Ha appena 22 anni ed è già un campione del motociclismo. Federico D’Annunzio, classe 1992, pilota abruzzese doc, partecipa al mondiale di Superbike categoria Superstock 1000. Federico è nato nella frazione di Congiunti, nel comune di Collecorvino (Pe), studia ingegneria e nel tempo libero lavora come meccanico nell’officina di famiglia: sin da piccolissimo ha mostrato una grande passione per il mondo dei motori. Nel 2003 è nata la Fda Racing Team, la scuderia di “famiglia”. Dopo un breve periodo di apprendistato non agonistico nelle minimoto, Federico ha partecipato alle selezioni per il trofeo Junior Gp Aprilia, classificandosi primo tra i debuttanti. Al secondo anno di gare il pilota pescarese ha concluso al terzo posto il campionato 125cc Junior Gp risultando peraltro uno dei piloti più veloci. Nel 2008 il passaggio alla classe 600cc con la strepitosa vittoria del campionato. Nel 2010 Federico approda al campionato europeo Superstock 600 e conquista il titolo di Rookie of the Year, piazzandosi al quarto posto nella classifica generale. Nuovo cambio di categoria nel 2011 nel campionato italiano velocità categoria Moto 2, in sella alla Ftr Honda del Team Ioda Racing Project. E veniamo al campionato in corso: alla guida della moto Bmw S1000RR Hp4 e supportato dal team abruzzese Fda Racing, Federico D’Annunzio sin dalle prime tappe ha ottenuto ottimi risultati. Il team, composto da giovani motivati e competenti, è tutto abruzzese: Walter Colleluori, team manager; Fabio D’Annunzio, responsabile tecnico; Pascal Cardinale, ingegnere elettronico; Edda Mi-gliori, responsabile comunicazione. I team supporters sono: Stefano Marini Misterioso, Enrico Chiavarini, Ezio De Vincentiis, Mirko Di Claudio, Pietro Di Berardino, Fabio Amadio, Stefano Bottini.
Tra una tappa e l’altra del campionato mondiale abbiamo incontrato il giovane talento delle due ruote.
Allora Federico, come è nata la tua passione per le moto?
Questa grande passione mi è stata trasmessa da mio fratello e dai suoi amici, che di fatto sono coloro che hanno fondato il team e ne fanno parte; li osservavo in officina ma anche in pista mentre correvano a livello amatoriale. Li vedevo trascorrere molto tempo sistemando le loro moto ed ero affascinato da quello che facevano. A sei anni mio fratello mi ha regalato un go-kart e ho iniziato ad assaporare l’ebbrezza della velocità in pista. A dieci anni mi hanno regalato una mini-moto. A tredici anni sulla rivista di settore Motosprint ho risposto a un’inserzione perché cercavano ragazzi per correre su una moto 125. Da lì è iniziata la mia carriera.
Cosa si prova a correre in pista ad alte velocità?
Sono emozioni forti: è bello ma anche molto faticoso ed è una grande responsabilità perché coinvolge e concretizza il lavoro di molte persone e devi pensare a non farti mai trovare impreparato e cercare di non sbagliare mai.
Hai un pilota di riferimento?
Per quanto riguarda il modo di correre è Kevin Schwantz perché guidava senza ragionare troppo ed era molto amato. Non pensava alle strategie, era istintivo e faceva esaltare le folle. Poi naturalmente c’è Valentino Rossi che non puoi non amarlo; sono cresciuto con le sue imprese.
Quale consiglio a quanti vogliono intraprendere questo sport?
Di essere pronti a fare sacrifici. Bisogna volerlo fortemente e non arrendersi mai davanti alle avversità che inevitabilmente si presentano lungo il percorso.
Quali sono i progetti futuri di Federico D’Annunzio?
Mi piacerebbe diventare un pilota professionista e avere un futuro in questo mondo. Dimostrare ciò che credo di valere.