Un duro dal cuore tenero

Il carciofo di Prezza, in provincia di L’Aquila, è una varietà autoctona pregiata tardiva, raccolta nella seconda metà di maggio. Si caratterizza per la forma tondeggiante, senza barba all’interno, tenerezza e sapore delicato.

“Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero, ispida edificò una piccola cupola, si mantenne all’asciutto sotto le sue squame…” (Pablo Neruda)

Tributi di stima al gustoso, versatile e salutare ortaggio anche da Caterina de’ Medici e da Marilyn Monroe (eletta nel 1949 “Regina del carciofo” durante la prima edizione del Festival del Carciofo a Castroville in California) e da una gran quantità di donne e uomini per nulla famosi ma dal fine palato.

Il Cynara scolymus risulta ingrediente principale di molti contorni, dai più semplici ai più raffinati, vedi il tortino salato comodo per le scampagnate o per il ricco pranzo pasquale. Molto saporito cotto in tutte le declinazioni: lesso, fritto, al forno ma anche crudo affettato sottilmente e messo a macerare in olio, sale, pepe e succo di limone.

Il principe dell’orto è stato celebrato con i diversi linguaggi dell’arte, dalla letteratura (Folengo, Aretino, Marino, Bembo, Belli, Pascoli, d’Annunzio, Serao), dalla pittura (Raffaello, Arcimboldo, De Chirico). Firenze, Madrid e Napoli gli hanno dedicato una fontana e l’Abruzzo due famose Sagre, quella di Cupello (CH) e di Prezza (AQ). Quest’ultimo è un piccolo e delizioso borgo denominato “terrazza della Valle Peligna” perché la sua posizione consente all’occhio di ammirare il paesaggio circostante formato da una corona di svettanti cime: Majella, Gran Sasso e Sirente.

Prezza (AQ)

 

 

 

 

 

Il carciofo di Prezza è una varietà autoctona pregiata tardiva, raccolta nella seconda metà di maggio, appartenente all’ecotipo Mazzaferrata. Si caratterizza per forma tondeggiante, senza barba all’interno, tenerezza e sapore delicato. La ricetta tradizionale che lo esalta prevede l’eliminazione delle brattee involucrali esterne, del gambo e la farcitura con mollica di pane, aglio, prezzemolo e sale. I carciofi vengono cucinati in un tegame dal bordo alto, posti stretti tra loro e a testa in su, ricoperti di olio extravergine di oliva e con l’aggiunta di acqua in superficie, utilizzato anche un coperchio non ermetico. Tempo di cottura 20-25 minuti fino a quando la forchetta penetra facilmente. Un’occasione per degustarlo è la Festa in suo onore, arrivata alla XIV edizione, che quest’anno si tiene nei giorni 24 e 25 maggio, organizzata all’insegna del buon cibo a km zero, unitamente ad un intrigante calendario di eventi mix di cultura, musica e folklore. Un’offerta che beneficia di una location, il centro storico dall’atmosfera medievale, con i suoi archi, gradinate e vicoli stretti, è reso vivace dalla presenza di murales che immortalano scene di vita vissuta del paese negli anni quaranta del secolo scorso e da botteghe con prodotti agropastorali e locali adibiti alla ristorazione.

Pezzo forte del menù è la squisita lasagna al carciofo, con i carciofi cotti come nella ricetta sopra riportata ma senza mollica. Ultimata la cottura, utilizzando il passatutto per eliminare i filamenti, si realizza la crema e in una teglia si procede alternando strati di pasta farcita di crema di carciofo, mozzarella e parmigiano, si inforna.

Alla festa sarà presente anche quest’anno lo stand dell’Istituto Agrario “Arrigo Serpieri” di Pratola Peligna con i prodotti realizzati dagli studenti tra i quali barattoli di crema di carciofi e di carciofini sott’olio.

L’altro gioiello orticolo locale, per qualità organolettiche e concentrazione di principi attivi, è il rinomato, aglio rosso prodotto nella frazione Campo di Fano e anche a lui i riconoscenti prezzani rendono merito con una sagra nel mese di luglio. Altre eccellenze del territorio sono il Montepulciano d’Abruzzo e l’olio extravergine di oliva, cultivar Rustica e Gentile dell’Aquila. Prezza è presente nell’elenco delle città italiane dell’olio.

Il carciofo con il suo gusto lievemente amarognolo conquista il palato e porta beneficio alla salute, utile “contro il logorio della vita moderna” proprio come recitava lo spot pubblicitario, con Ernesto Calindri, di un famoso liquore digestivo a base di carciofo.

L’Abruzzo con la sua dolcezza e proposte enogastronomiche, culturali e naturalistiche conquista il cuore e i sensi.

L'ECO di San Gabriele
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