Niente pietre, mattoni e marmi. Una chiesa con pavimento, pareti e soffitto realizzati esclusivamente con piante viventi composte da alberi e altre specie vegetali, è stata realizzata in Nuova Zelanda. Il merito di aver coniugato magistralmente architettura e botanica è di Barry Cox frutto della sua passione per i luoghi di culto e il gardening. La “chiesa verde” sperimentale, inserita in un stupendo parco, resa fruibile per cerimonie (ospita max cento persone), è arredata sobriamente con un piccolo altare e panche di legno. Ad una struttura metallica a forma di chiesetta il compito di sostenere la vegetazione, le pareti sono composte da grossi arbusti floreali chiamati leptospernum, il tetto è fatto di ontani neri, l’abbellimento esterno è affidato ad aceri e camelie.
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