TESTIMONI CON LA SCHIENA DRITTA…

By Luciano Temperilli
Pubblicato il 31 Marzo 2016

Salve vorrei conoscere il suo parere in merito alla legge sulle unioni civili appena approvata dal governo e che per lungo tempo ha occupato le cronache di giornali e tv. Il papa, recentemente, ha ribadito con forza

e chiarezza, che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione. A quanto sembra, però, i nostri governanti la pensano diversamente gettando nello sconforto noi cristiani. ***

Sono anni che l’Italia viene pressata da intellettuali, dai media, dagli organismi comunitari a mettersi in linea con la legislazione europea sui diritti delle coppie di fatto, omo o etero che fossero. Di fronte a questa pressione ideologica c’è stata, in Italia, una forte resistenza da chi ha visto e vede che viene messo in crisi l’istituto del matrimonio naturale, tra uomo e donna, così come c’è stato tramandato dalla cultura, dalla tradizione e dalla fede. Ed è così non solo perché il movimento Lgbt (lesbiche, gay, bisex e trans) vuole precisamente questo, e l’ha raggiunto in tanta Europa e in America, ma anche perché la legge concederebbe di fatto gli stessi diritti anche se viene chiamata legge sulle unioni civili e non matrimonio.

Per chi viene dalla cultura classica, tradizionale, cristiana questo che sta accadendo è semplicemente assurdo perché la società è fatta dal matrimonio tra uomo e donna che generano figli. Prima viene la famiglia, non solo come fatto ideologico ma anche storico, poi la società. Sono sempre esistite forme diverse di vivere la sessualità, con maggiore o minore tolleranza, ma non sono mai state “matrimonio”. Ecco perché il movimento del family day chiede non solo assistenza e aiuto ma anche che la “famiglia e il matrimonio” vengano difesi come istituzione. Così però non succede e con l’esplosione dei diritti individuali siamo tutti uguali e la differenza è soltanto un fatto culturale da abbattere perché crea emarginazione sociale. Così ogni convivenza vuole i diritti del matrimonio e anche il diritto di un figlio, magari con utero in affitto. Basta pagare!

È evidente che per un credente questo stravolge la visione non solo biblica e di fede ma anche naturale sul matrimonio, sui figli come dono, sulla sessualità come arricchimento e pienezza umana che nasce dalla differenza, sull’unione tra uomo e donna come immagine di Dio. Prova a dire queste cose e “lo stato è laico”, ti rispondono. Ok! Lo stato è laico! Ma l’attuale cultura sta uccidendo l’occidente e l’ossessione del piacere personale come diritto assoluto sta portando alla decadenza dei valori che, nonostante tutto, hanno fatto grande la nostra Europa: questo possiamo pensarlo e dirlo!

Come cristiani però non dovremmo cadere nello sconforto. Il mondo sta cambiando. Il mondo è sempre meno cristiano. Noi siamo sempre più un piccolo gruppo e abbiamo sempre meno potere. I media ci fanno passare per retrogradi, gli opinionisti per prepotenti. Cosa vuoi, c’è sempre bisogno di un capro espiatorio perché la società si senta al sicuro! Quindi, senza vittimismo, rimaniamo tranquillamente i testimoni della verità sull’uomo così come Dio ce l’ha insegnato sapendo che la storia è nelle sue mani e nulla può separarci dal suo amore. Come dall’altra parte siamo pieni di comprensione, rispetto e compassione per chi non la pensa come noi, perché il nostro è un Dio di misericordia. E ne siamo testimoni sì, ma con la schiena dritta!   Luciano Temperilli

temperlu@libero.it

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