Orange Fiber è un tessuto sostenibile e vitaminico ricavato dalle arance di Sicilia. Ideato e brevettato da due ragazze di Catania, Adriana Santanocito ed Enrica Arena, ha vinto numerosi premi e riconoscimenti. Dagli scarti delle arance, ossia tutto quello che resta dopo la spremitura e la trasformazione, viene estratta la cellulosa per la filatura. Attraverso le nanotecnologie l’olio essenziale di agrumi viene incapsulato e fissato sui tessuti.
Ogni anno in Italia vengono buttati via 700mila tonnellate di scarti di lavorazione delle arance. Ora, grazie all’intuizione di due giovani catanesi trapiantate a Milano, parte di quel prodotto è trasformato in un tessuto innovativo che a contatto con la pelle rilascia vitamine A, C ed E.
“Stiamo lavorando per produrre una prima collezione – dichiara Enrica Arena – ossia un campionario di tessuti con fantasie, tramatura, tipologia e spessore diversi, acquistabile da febbraio 2015. Stiamo già lavorando per l’ottimizzazione di un impianto in Sicilia per l’estrazione della cellulosa dagli agrumi assieme a un produttore di succhi, in quanto la prima parte della produzione va fatta il più possibile vicino alla materia prima. Il resto della filiera l’abbiamo individuato. Siamo già in contatto sia con alcuni brand storici del made in Italy, sia con catene internazionali. L’idea piace e il mondo della moda è alla ricerca di novità.
Ci auguriamo di consolidare nel giro di qualche anno la nostra presenza nel mercato dei tessuti innovativi e di iniziare una fase di internazionalizzazione del progetto”.
Per il momento le giovani imprenditrici sono state accolte nell’incubatore d’impresa di Trentino Sviluppo. Una brillante idea che dall’Etna al Parco dell’Adamello Brenta unisce l’Italia nel segno della creatività.