STRUMENTI PREZIOSI DEL DIO VIVENTE

le suore passioniste di san Paolo della Croce
By redazione Eco
Pubblicato il 3 Marzo 2013

Le suore passioniste di san Paolo della Croce si stanno avviando verso la celebrazione di due eventi molto importanti della loro storia: il secondo centenario di fondazione della congregazione e il secondo centenario di aggregazione alla famiglia passionista. La preparazione ai due centenari inizierà il prossimo 17 marzo. Fu il 17 marzo 1815, infatti, che quattro giovani diedero inizio alla comunità delle Ancelle della passione che in seguito cambieranno il nome in Suore passioniste di san Paolo della Croce. Pochi anni dopo, alcune giovani, libere dalle esperienze di strada, chiesero di condividere la vita con queste sorelle. Tutte erano chiamate alla condivisione e alla solidarietà per testimoniare al mondo l’unica chiamata alla santità. Un fatto inaudito per quei tempi nei quali pullulavano numerose strutture a favore del recupero delle donne di strada, ma regolate da rigide divisioni di casta e di ruoli. La misericordia di Dio, la passione di Cristo e la comunione di vita sono stati i cardini fondanti di questa originale comunità. La fondatrice stessa,  la marchesa Maria Maddalena Frescobaldi Capponi, colma di stupore di fronte alla conversione di vita delle giovani e alla disponibilità delle sorelle giunte per condividerne l’esistenza, affermò che tutto ciò era veramente opera di Dio, frutto del suo amore infinito. Si sentì spinta a dare un volto a quel germe di spiritualità sbocciato nel cuore della sua comunità. Si rivolse alla giovane congregazione dei passionisti e affidò al venerabile Paolo della Croce il capolavoro di Dio fiorito in un piccolo ritiro a Firenze. Da allora la spiritualità passionista fece breccia nella vita di queste donne che l’accolsero come un dono dello Spirito; Paolo della Croce divenne il padre delle origini della nostra congregazione. Il generale dei passionisti, il 14 ottobre, accolse Maddalena e le prime sorelle come figlie spirituali.

Oggi, dunque, non si tratta di celebrare solo un passato, segnato spesso dalla croce e da eventi  stupendi ma di esaltare l’agire di Dio nella nostra storia congregazionale e personale. In essa abbiamo “veduto” la sua grazia, il mistero della sua misericordia che è diventato salvezza e vita. Per questo, siamo certe, che anche in questo momento di grazia, il primato va a Dio. Il centro della nostra celebrazione è il Crocifisso Signore. Accanto a lui troviamo la donna-madre dello Stabat, Maria. Essi sono la stella polare del nostro cammino. Desideriamo costruire attorno a loro questi due anni di preparazione verso i grandi giubilei del 17 marzo 2015 e del 14 ottobre 2017. La congregazione è scaturita sul Calvario, afferma Maddalena, frutto dell’amorosa passione di un Dio che ha versato il suo sangue per la salvezza della persona ferita dal peccato. Dal Calvario di Cristo siamo chiamate a scendere nel calvario del nostro mondo per testimoniare che Dio è il vivente, e indicare cammini di giustizia e di santità.

Perché le nostre celebrazioni non siano solo dei riti, ma si traducano in impegno concreto per i fratelli e le sorelle che Dio ci affida, invitiamo tutti coloro che ci conoscono e coloro che ci conosceranno tramite queste parole stampate ad unirsi a noi in una preghiera corale che impetri da Dio la grazia di un’incessante lode che si chiama servizio, donazione. Vogliamo che la liturgia sia vita autentica e la vita diventi liturgia nella certezza che tutto è opera sua e noi siamo solo semplici strumenti.

Rivolgiamo questo invito a tutti: membri della comunità laicale passionista, parrocchie, sacerdoti, religiosi e religiose, benefattori che sostenete la nostra azione missionaria, amici, amiche, voi che avete tra le mani questo giornale… Sosteneteci con la vostra preghiera che sarà ricambiata. Dio faccia scendere su di voi e sui vostri cari le sue benedizioni. Per qualunque informazione puoi rivolgerti alla comunità di conoscenza oppure visita il nostro sito:                Le suore passioniste di san Paolo della Croce

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