Fine anno tempo di bilanci. È una consuetudine che si rinnova puntualmente, dalla politica allo sport, dall’associazionismo al mondo sindacale, dagli enti pubblici e privati alle imprese e così via. Al rito ci accostiamo anche noi trascurando, però, gli schemi classici. Il nostro vuole essere un resoconto di vita vissuta che ci viene dalla cronaca con protagonisti alcuni esponenti della terza età scelti a campione. Esponenti di questa nuova “generazione” scelti come esempio sono tre “vecchietti terribili” molto ammirati nelle Marche. Precedenza per… anzianità a un quasi centenario, Giuseppe Ottavianiche, alla faccia dei suoi 99 anni, sta collezionando record e medaglie d’oro nell’atletica leggera, categoria Master 95. Le sue specialità sono i salti e i lanci di ogni tipo e la corsa dei 60 metri piani. Ai campionati italiani indoor di Ancona ha percorso questo tratto di pista in 14 secondi e 50 centesimi. A 98 anni, nel marzo 2014, ha partecipato ai campionati mondiali di master a Budapest, categoria over, vincendo 10 medaglie. È un esempio di sportivo senza età dal momento che cominciò a fare atletica a 70 anni. Oggi ha nel carniere 30 medaglie, di cui 10 d’oro. Fino all’età di 50 anni fumava e non faceva alcuna attività sportiva. Da giovane è stato combattente nella seconda guerra mondiale e, in tempo di pace, sarto per uomo. È sposato con Alba Michelini e ha tre figli: Paolo, Matelda e Marzia, quest’ultima maratoneta. Vive a Sant’Ippolito, nel pesarese. Il prossimo 20 maggio compirà 100 anni e per quell’evento “offrirò il caffè a tutti”. Il suo motto è “vivere alla giornata”. Per mantenersi in forma non segue diete particolari (“mangio più pesce che carne”) e non ha segreti altrimenti lo “comunicherei a tutti perché ne facciano motivo di vita”. Gareggia in una categoria poco affollata, quella dai 95 ai 100 anni, che conta una decina di persone. “Però mio figlio sostiene che nessuno al mondo, nella mia categoria, riesce ancora a fare i salti. Al massimo possono saltare i pasti…”. Recentemente a Cassino si è aggiudicato due medaglie d’oro: nel lancio del disco (13,50 metri) e nel salto triplo (3,42 metri). Nel salto in alto detiene il record europeo con 0,82 metri. Va in palestra tre volte a settimana e al campo d’atletica ogni dieci giorni. “Qui a Sant’Ippolito – dice – mi hanno dato le chiavi del palazzetto dello sport, posso andare quando voglio”.