STARNUTI PRIMAVERILI, E NON SOLO…

quattro italiani su dieci soffrono di allergie
By redazione Eco
Pubblicato il 2 Marzo 2017

Regole per evitare le crisi e rimedi naturali per apportare benefici a questo tipo di disturbi.

Negli ultimi anni si è osservato un notevole aumento delle pollinosi, cioè le forme allergiche dovute ai pollini precoci (che si manifestano nei periodi di gennaio-aprile) e di quelle da specie erbacee a fioritura estiva. In pratica quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili Se si è fortunati, i sintomi si possono limitare a starnuti, occhi che lacrimano, naso che cola, prurito al naso e occhi; ma spesso purtroppo il fenomeno si esprime con asma, congiuntiviti o fastidiose dermatiti che limitano molto di più la vita attiva e sociale delle persone.

Utile quindi sapere che esistono dei rimedi naturali che possono apportare grandi benefici a questo tipo di disturbi, essendo capaci sia di alleviare i sintomi, sia di evitare in alcuni casi le crisi allergiche.

Allergie e alimentazione

Dopo aver mangiato frutta o verdura avverti gonfiore e prurito alle labbra e alla bocca? Questo fatto è dovuto alla presenza nei cibi di allergeni comuni tra i pollini. Devi pertanto, per precauzione, evitare l’assunzione di cibi sospettati di dare reazione crociata con i pollini che scatenano l’allergia.

– Se sei allergico alle Betulacee evita di mangiare mele, banane, finocchi, prugne, carote, mandorle, sedano, nespole, pere, nocciole, patate, pesche, lamponi, prezzemolo, albicocche, noci, fragole, ciliegie e kiwi.

– Chi invece soffre della fioritura delle Graminacee dovrebbe eliminare dalla dieta meloni, angurie, pomodoro, kiwi, pesche, albicocche, ciliegie, prugne, mandorle, agrumi.

– Se il problema è causato dalle Paritarie, i cibi nemici sono i piselli, melone, basilico, ciliegia, ortica.

– Infine chi soffre per le Composite stia lontano da: sedano, melone, anguria, mela, banana, zucca, camomilla, cicoria, tarassaco, castagna, prezzemolo, finocchio, olio di girasole, margarina, miele.

Allergie e stile di vita

Molti comportamenti quotidiani possono “spianare la strada” al manifestarsi delle allergie: cerchiamo di limitare lo stress a lavoro, evitiamo di fumare, curiamo l’alimentazione, moderando il consumo dei cibi raffinati e ricchi di grassi, e non sottovalutiamo mai l’importanza dell’igiene personale.

Allergie e inquinamento

Tra i fattori che concorrono a scatenare l’episodio allergico, ci sono anche l’esposizione a inquinanti ambientali esterni e interni. In particolare, è bene fare attenzione all’inquinamento causato dall’uso di combustibili fossili utilizzati per il riscaldamento.                                                                                                         (Riza.it)

 

 

Il calendario dei pollini 

I principali allergeni che si presentano nel periodo primaverile sono i pollini della Graminacee, della Parietaria, le Composite (ad esempio l’ambrosia), le Betullacee, le Oleacee e le Cupressacee.

GRAMINACEE: da aprile a giugno

PARIETARIA: da marzo a ottobre

COMPOSITE o ASTERACEE: da luglio

a settembre

BETULLACEE: da gennaio a maggio

OLEACEE:  da maggio a giugno

CUPRESSACEE (Cipresso):  da febbraio a fine marzo con possibili anticipi a gennaio o continuazioni fino ad aprile

Negli ultimi anni si registra un incremento dei soggetti che soffrono di pollinosi da cipresso, in particolare in Toscana, Puglia, Liguria, Umbria, Lazio e Campania. Questo tipo di allergia riguarda soprattutto i più piccoli: nel centro Italia si stima che un bambino su dieci sia allergico al cipresso.
Tra le principali cause l’aumento della sua coltivazione a scopi ornamentali o di rimboschimento.                (fonte San Raffaele.it)

 

10 regole per combattere l’allergia

  • Evitare di uscire durante le giornate secche e ventose, quando  è più alta la concentrazione di pollini;
  • Evitare l’aerazione degli ambienti durante le ore più calde della giornata ed eventualmente usare condizionatori d’aria;
  • Fare la doccia e lavare i capelli quotidianamente. I granuli pollinici spesso rimangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo così inalati;
  • Evitare di uscire subito dopo un temporale: l’acqua rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree e in maggiore profondità;
  • Tenere sempre sott’occhio il calendario dei pollini;
  • Usare appropriate mascherine durante i lavori all’aperto;
  • Evitare i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti. Quando possibile è preferibile viaggiare in autoveicoli con aria condizionata e filtri di aerazione anti-polline da pulire spesso:
  • Indossare un nuovo paio di scarpe quando si rientra a casa, e riporre le altre in un armadio in modo che non trasportino in giro le particelle allergizzanti.
  • Lavare spesso i pavimenti; ma attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere che può sollevare le particelle allergizzanti;
  • Tappeti, moquette, tappezzerie e tendaggi sono arredamenti rischiosi per gli allergici: lì si depositano pollini e polveri difficili da rimuovere. (fonte San Raffaele.it)

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