Sport e cultura: ecco le Universiadi
Atleti di una sessantina di paesi stanno prendendo parte negli impianti della città di Almaty, la più importante del Kazakistan forse più nota come Alma Ata, alla 28esima edizione dell’Universiade invernale, cominciata alla fine di gennaio e in programma fino a mercoledì 8 febbraio. In gara naturalmente anche atleti italiani, sotto la guida del Centro universitario sportivo che – con la collaborazione del Coni, della Fisi e della Fisg, vale a dire le due federazioni che gestiscono gli sport invernali – sovrintende alla pratica sportiva degli e negli atenei. La delegazione italiana è composta da una settantina di persone tra atleti, tecnici e dirigenti, impegnati direttamente o indirettamente in una delle tredici le specialità inserite nel programma: pattinaggio di velocità e di figura, curling, hockey su ghiaccio, short track, sci alpino e nordico, freestyle, snowboard, biathlon, cross country, combinata nordica, salto.
Le Universiadi, vale la pena di ricordarlo, sono un festival internazionale di sport e cultura che si svolge ogni due anni in una città differente. Considerando il numero di atleti partecipanti, le Universiadi sono seconde in grandezza solo ai Giochi Olimpici. In linea con il motto Fisu “Eccellenza della Mente e del Corpo”, le Universiadi sia quelle estive che quelle invernali promuovono gli aspetti educativi e culturali dello sport attraverso 12 giorni di competizioni, e permettono agli studenti-atleti universitari di tutto il mondo di gareggiare nella città ospitante, immersi in un contesto di vera amicizia e sportività. Possono partecipare alle Universiadi gli atleti fra i 17 e i 28 anni regolarmente iscritti ad un’università o ad un college e riconosciuti dalla National University Sports Federation (Nusf) e da una federazione sportiva per la loro disciplina.