Cinque le aree tematiche nazionali individuate: Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente; Salute, alimentazione, qualità della vita; Agenda digitale, smart communities, sistemi di mobilità intelligente; Turismo, patrimonio culturale e industria della creatività; Aerospazio e difesa
è possibile programmare un futuro di qualità nella nostra regione Abruzzo e nelle altre regioni italiane? Direi che tentar non nuoce, come prefigura la Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Essa, partendo dall’analisi di contesto dei territori, si prefigge lo scopo di valorizzare le competenze tecnologiche e le eccellenze produttive regionali italiane, favorendo l’integrazione tra i diversi livelli strategici (nazionale e regionali). Si tratta, appunto, di promuovere la costituzione di una filiera dell’innovazione e della competitività capace di trasformare i risultati della ricerca in vantaggi competitivi per il sistema paese con contestuale aumento del benessere dei cittadini. La Strategia individua 5 aree tematiche nazionali – derivate da un processo di scoperta imprenditoriale – che rappresentano i nuovi mercati di riferimento nell’ambito dei quali attivare meccanismi di ascolto strategico.
Nel dettaglio:
4Industria intelligente e sostenibile,
energia e ambiente
4Salute, alimentazione, qualità della vita
4Agenda digitale, smart communities, sistemi di mobilità intelligente
4Turismo, patrimonio culturale e industria della creatività
4Aerospazio e difesa.
La Strategia definisce un modello di governance che prevede l’istituzione di:
4Una cabina di regia composta da rappresentanti delle amministrazioni centrali interessate e delle regioni e province autonome;
4Cinque gruppi di lavoro tematici, uno per ognuna delle aree, che rappresentano il livello di governance intermedio.
Ogni gruppo di lavoro – costituito da rappresentanti delle amministrazioni centrali e regionali, associazioni imprenditoriali e reti, cluster tecnologici e altre aggregazioni pubblico-private, enti e organismi di ricerca, esponenti della società civile – potrà attivare le più adeguate forme di ascolto strategico utili a identificare indirizzi e azioni necessari alle rispettive traiettorie tecnologiche di sviluppo.
Uno degli obiettivi principali posti dalla Strategia è quello del sostegno al capitale umano: verranno attivati strumenti che agiscono sul fronte della domanda e offerta di capitale umano qualificato, al fine di attrarre i player internazionali della ricerca e innovazione e interventi di sostegno all’alta formazione, alla creazione di dottorati industriali e al coinvolgimento dei ricercatori nelle attività industriali. Si prevedono, inoltre, interventi diretti alla creazione di canali di alta formazione professionale e specializzazione dedicati all’innovazione industriale e interventi volti alla riqualificazione del personale in esubero derivante dai processi di riconversione e riorganizzazione produttiva.
In tale contesto appaiono centrali i contratti di sviluppo, in quanto principale strumento agevolativo per il sostegno ai programmi stessi che, attraverso una procedura negoziale, prevedono la concessione di agevolazioni in favore di imprese di qualsiasi dimensione per la realizzazione di investimenti con un importo complessivo di spese ammissibili non inferiore a 20 milioni di euro.