SOGNI di CARTA

quando la “rinascita” parte da una libreria
By Marta Rossi
Pubblicato il 7 Febbraio 2016

I sogni, a volte, sono fatti anche di carta. Una carta che racconta storie, accompagna in posti lontani, insegna favole o ricette. E la carta può significare anche riscatto, speranza, nuova vita o nuova occasione. Per Marta Bracciali e Grazia Raimondo, trent’anni a testa, la carta dei libri ha proprio questo significato. Insieme, nel quartiere dell’Arcella di Padova, hanno aperto una libreria. Limerick è il nome della libreria, ma in realtà nella lingua inglese rappresenta un componimento poetico buffo, una filastrocca, un tipo di componimento poetico, molto strutturato: ha cinque versi, una rima precisa e solitamente è non-sense. L’Arcella, che da sola conta 40mila abitanti, è un quartiere difficile ma non malfamato oppure “chiacchierato”, dicono loro, come spesso viene descritto. Marta e Grazia ci vivono dai tempi dell’università, quando si sono conosciute. Una viene da Portogruaro, in Veneto, Grazia invece è nata a Catania, ma da piccolissima si è spostata con la famiglia in Trentino. Dieci anni si sono iscritte all’università di Padova. In molti gli hanno sconsigliato di trasferirsi in quel quartiere, ma gli  affitti erano meno cari e alla fine, Marta e Grazia se ne sono innamorate e non se ne sono più andate. Il quartiere è al centro di una rinascita culturale che passa anche attraverso l’attività di Limerick, inaugurata a metà novembre. Ne fanno parte un cinema e un’osteria bio.

“Avevamo in comune la passione per la letteratura e per le illustrazioni e la nostra idea originaria era quella di aprire un caffè letterario. Non è stato possibile per diversi motivi e abbiamo pensato che per iniziare andava bene anche soltanto una libreria”, spiega Marta. “È così, da circa due mesi abbiamo aperto questa piccola libreria specializzata, vicino al cinema Multiastra, la sala d’essay del quartiere. Collaboriamo con loro, cerchiamo di fare iniziative comuni, come in occasione dell’uscita del film Il Piccolo Principe. Chi acquistava due biglietti adulto più bambino riceveva il libro in omaggio. Poi, all’uscita  c’era la possibilità di fare dei laboratori per i bambini”.

L’Arcella è un quartiere molto grande, dove però prima di Limerick, non c’era una libreria. “Viviamo qui da dieci anni, dai tempi dell’università. E non c’è successo niente – ride al telefono Marta – nonostante quello che si dice. Ci siamo dette che non volevamo aprire questo posto in nessun’altra parte. Abbiamo pensato che avremmo dovuto prenderci cura dei luoghi, dei posti se veramente si vuole cambiare qualcosa. Non serve lamentarsi, se poi si va via e si scappa”. E il quartiere? “Il quartiere ha risposto bene, tutti sono contenti, vediamo molto entusiasmo. Proprio oggi è entrata una signora che mi ha detto: Meno male che avete aperto questo posto, che fate queste cose. Prima per andare in libreria dovevo prendere un autobus per il centro”, racconta ancora Marta.

In poco più di trenta metri quadrati, le due giovani libraie cercano di selezionare testi e volumi che rispondano ai loro gusti, che incontrino quelli dei clienti, che entrambe cercano di guidare in un percorso della fantasia, dell’inusuale, del curioso. Da Limerick si trova tanta letteratura per ragazzi, ma anche molte graphic novels o libri illustrati per adulti, anche di autori e disegnatori emergenti. I libri possono veramente cambiare il mondo? “Noi siamo convinte di sì – spiega Marta – altrimenti non avremmo iniziato questa avventura. La comune passione per i libri ci ha dato anche il coraggio di aprire la libreria, perché i libri sono un valore inestimabile per le persone e per la persona. Puoi aprire la tua mente, conoscere altri luoghi. Significa mettere in comune qualcosa per qualcuno. Per questo cerchiamo di avere una selezione di libri in lingua, le illustrazioni per grandi e per piccoli e i libri silenziosi, dove ci sono soltanto disegni e illustrazioni senza alcuna parola, dove ognuno può trovare la propria storia”.

 

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