Si afferma spesso, e a ragione, come il distacco tra cittadini e politica si faccia sempre più ampio. Ciò è cosa grave, poiché tale questione corrode le fondamenta della nostra democrazia e della convivenza sociale e civile. Ma nulla si fa per ovviare a tutto questo, anzi ogni giorno capitano cose che aggravano questa situazione. Prendiamo il caso dell’ultima esondazione in Romagna, che ovviamente ha prodotto disastri per persone e strutture; si guardi la differenza di comportamento tra la cittadinanza, ancora una volta impegnata con grande senso di responsabilità e soprattutto di grande solidarietà tra i cittadini contrapposta ad accuse e litigi vari tra le istituzioni, centrali e territoriali, in merito alle responsabilità dell’accaduto! Cosa assolutamente indecente e indecorosa, mentre si sarebbe dovuto pensare alle cose da fare immediatamente per la salvaguardia di chi era stato colpito. E quindi, successivamente, individuare cause e responsabilità per potere al meglio, e con tutti i responsabili istituzionali nella massima convergenza, concorrere alla progettazione di interventi necessari per risanare il territorio. Invece, ancora una volta abbiamo registrato solo la massima e lodevole solidarietà, tra cittadini. Tra l’altro, come se non bastasse il penoso rimbalzo di accuse, qualche rappresentante del governo ha proposto di rendere obbligatoria una specifica assicurazione per abitazioni e aziende. A mio avviso una grande scelleratezza. E spiego perché. Da un lato, infatti, si darebbe un forte segnale al “fai da te”, quasi banalizzando il fatto che la prevenzione e la sicurezza siano compiti fondamentali e prioritari a cui dovrebbero sottostare tutte le istituzioni nel regolare e pianificare il territorio, con specifici interventi preventivi quali: bacini di contenimento, argini funzionali, dighe, pulizia e dragaggio degli affluenti. Dall’altro, sarebbe un ulteriore aggravio economico per le famiglie e le aziende.
La situazione del Paese, con una produzione industriale in forte caduta, i salari al palo e pensioni bistrattate dai tagli alla loro perequazione in questi ultimi anni, subirebbe dunque un duro colpo, innestando un pericoloso processo recessivo di cui non abbiamo assolutamente bisogno…