ROSSO, FORTE E GENEROSO
Raffinato e gioviale ambasciatore nel mondo della terra che lo produce: il Montepulciano d’Abruzzo. Un vino rosso che vede aumentare di anno in anno i suoi estimatori sia in Italia che all’estero come dimostrano sia le vendite che il successo riscosso ogni anno maggiore al Vinitaly, la più importante vetrina dell’enologia italiana. Secondo un report di Intesa Sanpaolo, riferito al primo trimestre di questo anno, il distretto dei Vini di Montepulciano ha registrato un aumento dell’export pari a 2,4 milioni.
Schietto e inconfondibile, non solo per il sapore, ma ora anche per l’etichetta. Si è chiusa, infatti, l’annosa diatriba tra senesi e abruzzesi per la dicitura Montepulciano sulla bottiglia, a causa del nome del vitigno in comune, anche se diversa la zona di produzione, la storia e il sapore. Ecco le diciture che non daranno adito a confusioni di sorta: Vino nobile di Montepulciano – Toscana e Montepulciano d’Abruzzo. Una sfida aperta, su diversi fronti, quella tra le due belle regioni del Centro-Italia.
Un endorsement per l’Abruzzo arriva dalla prestigiosa rivista Time che ha consigliato ai propri lettori vacanze nella Regione Verde d’Europa in alternativa alla troppo affollata Toscana. L’articolo mette, inoltre, in evidenza: l’estrema vicinanza con Roma, le bellezze naturalistiche e architettoniche del territorio, le bontà enogastronomiche.
Torniamo appunto all’Abruzzo da bere. Il vitigno Montepulciano è presente sulle colline dell’intera regione già da metà settecento e ne ha modellato in modo splendido il paesaggio. Attualmente viene annoverato tra i grandi vitigni a bacca rossa della Penisola e costituisce la base del Montepulciano d’Abruzzo Doc.
In provincia di Teramo, ritenuta la punta avanzata dell’enologia abruzzese, viene prodotto il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane, Docg (Denominazione di origine controllata e garantita). Un vino eccellente, merito di terreni particolarmente vocati la cui resa, però, è di soli 95 quintali per ettaro, il disciplinare prevede un’aggiunta max del 10% di Sangiovese e la maturazione in botti di rovere per due anni, che salgono a tre per la Riserva. Il vino rosso abruzzese si caratterizza per la duttilità, si lascia apprezzare già a soli otto-dieci mesi dalla vendemmia; ovviamente offre il meglio di sé invecchiato. Il trascorrere del tempo lo rende forte e complesso.
Altra peculiarità è l’attitudine a mantenere inalterato l’intensità del colore, che varia dal rubino al granato. I profumi ricordano la marasca e i piccoli frutti neri, con delicate note di spezie, mentre il gusto è deciso, si avverte lievemente il tannino quando giovane. Se invece desideriamo un vino fresco, dai profumi propri dei frutti rossi, piacevole, dalla giusta acidità (5,5-6 g/l) versiamo nel bicchiere il Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Doc, il nome deriva dal colore della ciliegia, vino rosato prodotto sempre con il vitigno Montepulciano, ottenuto da uve vinificate in rosato attraverso una breve macerazione a freddo delle bucce. Il grado alcolico è compreso tra i 12 e i 12,5% vol., si caratterizza sia per una buona persistenza aromatica che per la notevole presenza di antiossidanti che ne favoriscono la conservazione e per questo si distingue tra i vini rosati prodotti in Italia. Bene si abbina a zuppe di pesce, pesce alla griglia, carni bianche arrosto e formaggi di media stagionatura.
Ma le Colline Teramane che degradano dolcemente verso l’Adriatico non producono solo dell’ottimo vino Docg e il famoso Controguerra rosso Doc, ma risultano un territorio bello dal punto di vista naturalistico, interessante sotto il profilo storico-artistico, vivace per tradizioni ed eventi folkloristici. Il turista, stando in piedi, rimane abbagliato dalla bellezza di borghi medievali, abbazie, pievi, chiese, necropoli e musei, mentre seduto rimane estasiato dalla bontà dei piatti e dai prodotti tipici. Fra i tanti ricordiamo: la ventricina (salame spalmabile), le virtù (ricca minestra), le mazzarelle (involtini di lattuga e coratella), le salsicce di Corropoli, i calcionetti (dolci ripieni di vino cotto e castagne), l’olio di oliva Petruziano Dop, i marroni di Valle Castellana.
L’Abruzzo oltre a montagne straordinarie possiede anche generose colline.