RIPENSIAMO AI RITI SCOMPARSI. Bisogna spremere la memoria per poter ripescare i cambiamenti che ci sono stati nei riti di Pasqua. A parte la lingua, il sotterramento di quella latina, certamente non assisteremo più alle cosiddette “battiture”. Si svolgevano la mattina del mercoledì santo: portavamo in chiesa canne, bastoni e mazze e, dopo una frase latina del sacerdote, cominciavamo a battere forsennatamente sul banco. Ricordate il “tric-trac”? Entrava in funzione quando si legavano le campane e serviva a richiamare in chiesa i fedeli. Si facevano battere i ferri sulla tavoletta. Va bene, via i rumori e la confusione, ma la nostalgia, dove la mettete?
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