RELIGIONI E TUTELA DELL’AMBIENTE

Corresponsabilità dell’uomo, transnazionalità e solidarietà intergenerazionale. Ebraismo, cristianesimo, islam e religioni orientali con le loro visioni del mondo e della vita e i precetti che ne derivano contribuiscono in modo incisivo alla tutela dell’ambiente/creato. Stili di vita, abitudini e pratiche virtuose proposte ai propri fedeli, all’insegna della sostenibilità. La radice degli insegnamenti va ricercata all’interno dei testi sacri a cui fanno seguito gli insegnamenti di coloro che ricoprono incarichi di responsabilità all’interno delle religioni. “Esaminando le scritture è forse l’ebraismo la religione che più delle altre ha sviluppato l’argomento declinandolo in casi pratici con indicazioni modernissime e sorprendenti. Tuttavia – afferma Maria Rosaria Piccinini, docente dell’università di Bari e autrice del saggio La tutela dell’ambiente nel diritto delle religioni – se dobbiamo invece parlare di attuazione pratica dei precetti, è l’islam ad avere una maggiore incisività sui comportamenti green dei fedeli anche perché nel mondo islamico spesso i precetti coincidono con le leggi dello stato”. Anche dal cristianesimo arriva il messaggio “a coltivare e custodire il creato” e al suo interno si hanno figure simbolo come san Francesco che ha amato con la stessa intensità uomini ed elementi della natura. E ai giorni nostri gli insegnamenti di san Giovanni Paolo II. A livello di atti ufficiali ricordiamo l’adesione della santa sede alla Carta della Terra delle Nazioni Unite e l’enciclica di papa Benedetto XVI Caritas in veritate.