Quasi un terzo delle risonanze magnetiche prescritte ai pazienti non sono necessarie, con ripercussioni, oltre che sul paziente stesso, anche sul funzionamento del sistema sanitario con un aggravio ulteriore di costi per la collettività. A lanciare l’allarme è la Società italiana di radiologia medica sulla base di un recente studio internazionale: il rischio di inappropriatezza è significativo in particolare per le risonanze al rachide lombosacrale, ma anche al ginocchio e all’encefalo. Prescrivere risonanze inutili (ogni esame costa quasi 250 euro) aumenta di molto il rischio di essere operato inutilmente.
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