QUATTRO COSE CHE VORREMMO…

By Rosario Trefiletti
Pubblicato il 2 Maggio 2021

Affermare che il Paese sia in una fase molto delicata credo sia proprio pleonastico, anche se vale la pena sottolineare nuovamente la situazione gravata da problematiche sanitarie, condizionamenti economici, disagi anche psicologici, ricadute sulle famiglie. Anche se in tempi rapidissimi, e aggiungo addirittura miracolosi, si è pervenuti all’acquisizione di più vaccini, la strada è ancora lunga per un completo ritorno alla normalità. Quattro, a nostro avviso, sono le grandi questioni da affrontare e risolvere al meglio.

La prima riguarda la vaccinazione di massa, prioritaria e essenziale per poter affrontare e risolvere le altre ulteriori questioni. Occorre, dunque, una vigorosa e determinata azione nei confronti delle case farmaceutiche per il rispetto dei tempi e dei contratti, all’unisono con le istituzioni comunitarie, per la consegna colpevolmente ritardata dei vaccini, al fine di poter organizzare presto e bene una vaccinazione di massa in tempi più ridotti, mettendo in campo tutte le risorse disponibili.

La seconda cosa, fondamentale per le famiglie, è la solidarietà economica. Per chi ha perso il lavoro, per molte aziende che chiudono o vanno in cassa integrazione, per il collasso da lavoro autonomo per i professionisti, artigiani e commercianti sino a quelli che lavoravano in nero negli interstizi della nostra società. Recuperare, anche solo in parte, capacità di acquisto non fa solo bene alle famiglie ma anche all’intera economia per l’aumento della domanda interna di spesa e consumi. Ed ecco perché sostegni e ristori adeguati e con tempi di erogazione celeri diventano elemento fondamentale in una fase come questa, per dare fiato alla ripresa industriale e dei servizi nel mercato che ha subito cadute negative con percentuali a due cifre.

La terza e rilevante questione è quella relativa alla definizione e realizzazione di un piano di investimenti, grazie anche a una ritrovata solidarietà della Comunità Europea, che possa dare fiato e concreto inizio a un nuovo sviluppo economico, certamente diverso dal passato e che guardi essenzialmente al futuro. Cioè alle nuove tecnologie, alle nuove generazioni, sempre però rispettose del Pianeta, del suo ambiente, della sua eco compatibilità ed eco sostenibilità. Sotto, allora, con gli studi, con le proposte, con piani di sviluppo che siano celermente finanziati. Non perdiamo questa enorme possibilità, non solo per dare una risposta al Paese ma soprattutto per dare lavoro, e attraverso il lavoro maggiori possibilità d’acquisto alle famiglie, aprendo così un nuovo ciclo virtuoso nel mercato.

Infine, ma concretamente, traducendo una parola d’ordine più volte declamata ma mai risolta, si faccia una seria riforma della nostra Pubblica Amministrazione. Attraverso semplificazioni necessarie, massima chiarezza e trasparenza nelle norme e nei regolamenti, fornire finalmente servizi migliori agli utenti e alla cittadinanza tutta. Ciò è possibile solo attraverso investimenti in strutture, nuovi sistemi e tecnologie e capitale umano qualificato nel settore pubblico. Ma, aggiungiamo noi, una Pubblica Amministrazione efficiente non solo significa migliori servizi, ma diventa volano per una migliore conoscenza delle varie possibilità di sviluppo, per nuove iniziative imprenditoriali e quindi, anche attraverso questi canali, aumentare le opportunità di lavoro per tutti ma principalmente per i nostri giovani e per l’intero nostro Paese.

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