Quaresima…
Il rito delle Ceneri, nato nel VI secolo come monito ai penitenti e poi esteso a tutti i fedeli, segna l’inizio della quaresima e suggerisce l’indirizzo da dare al nuovo tempo liturgico: “Convertiti e credi al Vangelo”.
Convertiamoci, dunque! Ma cosa si intende per “conversione”?
L’insegnamento di papa Francesco
Papa Francesco, nel messaggio per la quaresima del 2021, afferma che la conversione è soggetta e si manifesta a tre condizioni: «La via della povertà e della privazione (il digiuno), lo sguardo e i gesti d’amore per l’uomo ferito (l’elemosina) e il dialogo filiale con il Padre (la preghiera)».
A queste tre condizioni, ci sembra si possano accostare le tre caratteristiche dello «Stile di Dio» che il papa ha richiamato durante l’Angelus di domenica 14 febbraio, e fatto ripetere anche ai presenti: «Vicinanza, Compassione e Tenerezza».
Ad ispirarlo è stato certamente il racconto, nel vangelo di quella domenica, della guarigione di un lebbroso: l’uomo, a causa della sua infermità, doveva vivere solo e lontano da tutti. Quando vede Gesù gli corre incontro per elemosinare un miracolo. E Gesù, anche contro le indicazioni della legge, compie un gesto semplice eppure carico di misericordia: lo tocca.
Tradurre in vissuto gli insegnamenti di Gesù
Il digiuno ci chiama a sperimentare il bisogno e la dipendenza da un altro, condizione essenziale per l’apertura ad un vero incontro personale con Dio. L’elemosina, ci fa partecipare della compassione di Cristo, da cui è scaturito più di un miracolo. La preghiera, specialmente nella prova, ci collocha nel Getsemani insieme con Lui (che, prossimo alla passione, riceve da Dio il conforto degli angeli e la conferma del suo amore di Padre).
Alla luce di questo potremmo dire che la conversione non è un semplice cambiare direzione alla propria vita, quanto piuttosto un mettersi sulle orme di Gesù, traducendone l’insegnamento in vissuto. Similmente, la quaresima non è solo un tempo penitenziale, quanto un tempo favorevole per ri-orientarci su Dio.
San Gabriele scrive…
Ci faccia compagnia, in questo tempo santo, il ricordo di san Gabriele che, al papà Sante scrisse:
«Coraggio, dunque, caro padre, siamo pellegrini e come tali
non ci dobbiamo fermare per la strada di questo mondo ingannatore,
ma teniamo fissi gli occhi alla vera patria.Tenete fissi gli occhi in Gesù e Maria, e vedete
se qualsiasi tribolazione può eguagliare le loro pene.
Soffrite di buon cuore per essi e ve lo sapranno ben ricambiare.Hanno patito essi che erano il re e la regina del cielo, …,
e non vorremmo noi meschinelli patire,
… per il nostro bene?»
Scarica il Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2021