Quando l’eccesso …eccede
Di là dal campionato, dalle coppe, dai calendari, dagli assetti societari, dalla nazionale, il calcio – inteso nel suo complesso, spettatori e tifosi ovviamente non esclusi, anzi… – continua nella sua difficile ricerca di affrancarsi dalla violenza, fuori e dentro gli impianti di gioco. E spesso non ci riesce. Come nel caso dei “buuuu” di stampo razzistico rivolti a Muntari (nella foto) che, se i resocontisti sono stati fedeli nel riportare i fatti, l’arbitro non avrebbe adeguatamente ed esemplarmente sanzionato. Quasi in quegli stessi momenti Gianluigi Buffon, confermando di essere il numero 1 non solo per la maglia che indossa, si scagliava contro “coloro che si macchiano di atti inqualificabili” riferendosi alle indecorose scritte apparse sul Sacrario del Grande Torino, a Superga, proprio nei giorni celebrativi del ricordo di quella grande, comune tragedia, umana e sociale prima ancora che sportiva. Quasi in quegli stessi momenti si toccava il livello più basso degli sfottò con l’esibizione a Roma, nei pressi del Colosseo, di manichini e di uno striscione che avrebbero voluto dire quel che nessuno è riuscito a capire, se non che gli eccessi sono sempre esecrabili..