QUAL È IL COMPITO DEGLI ANGELI?

By Luciano Temperilli
Pubblicato il 30 Aprile 2016

Salve, vorrei che mi spiegasse cortesemente cosa sono gli angeli… Spesso a messa oppure in famiglia o a scuola si fa riferimento a questi esseri. Hanno un corpo? Qual è il loro compito? Grazie. Serena

C’è un modo di dire “io credo a quello che vedo”. E questo viene considerato lo slogan di una persona che ha i piedi per terra e non si lascia attrarre dall’immaginazione o dalla credulità. Pare, invece, che noi umani non ci contentiamo del mondo visibile. Dobbiamo pensare, immaginare o credere che c’è qualcosa o qualcuno che supera o trasforma il mondo visibile. C’era (c’è) un’epoca in cui esistevano le streghe che superavano spazio e tempo per apportare disgrazie. A queste si contrapponevano le fate che agivano per il bene. C’erano i lupi mannari che giravano nella notte e rappresentavano il lato oscuro e violento della vita. C’erano i morti viventi (zompi, vampiri, mummie) che si nutrivano dei vivi. C’erano i gobbi o gli gnomi che abitavano le foreste e vivevano in un mondo green, in comunione con la natura. C’erano i maghi che riuscivano a piegare al proprio volere le forze della natura.

Di tutte queste paure o magie si è impadronito il mondo del cinema che ci propina storie fantasy o horror in cui metabolizziamo le nostre paure e i nostri sogni. E c’era anche il mondo degli angeli spesso in unico calderone del soprannaturale. Recentemente poi questi ultimi hanno conosciuto un momento di splendore. Non c’era (non c’è) venditore o bancarella che non vendesse riproduzioni preziose o paccottiglia di angeli paffutelli e graziosi come protezione o augurio. Libri di filosofi e teologi hanno rilanciato l’angelo più o meno necessario in una visione globale del mondo.

Ma cos’è quell’angelo che ci hanno insegnato a pregare da piccoli? Quella figura immaginaria e reale, invisibile e presente che incoraggia, guida e protegge? Fa parte dell’immaginario collettivo o ha una sua propria consistenza? La bibbia è piena di angeli. Sono i messaggeri, per di più in forma umana, di Dio. Riferiscono la volontà di Dio, proteggono e guidano gli uomini per il progetto di salvezza. Nel vangelo servono Gesù e Gesù ci rassicura che proteggono i bambini. Se leggi la bibbia gli angeli ogni tanto appaiono per realizzare il progetto di Dio. Fanno parte del mondo della creazione: esseri spirituali come mediani tra il mondo materiale e Dio. Fanno parte del piano della redenzione dell’uomo: annunciano e accompagnano il progetto di salvezza di Gesù. Il Catechismo della chiesa cattolica ci dice che “ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita. Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio”. In altre parole il mondo degli angeli rappresenta un po’ il punto di arrivo dell’esistenza umana quando saremo trasformati come gli angeli del cielo.

Però questi esseri spirituali, un po’ come noi persone umane, hanno attraversato un momento in cui hanno dovuto decidere se stare con Dio e quindi ubbidirgli o fare di testa propria, ci racconta l’Apocalisse. I ribelli, sconfitti, conservano un odio eterno contro Dio: sono i demoni. Da allora anche la terra è campo di battaglia tra il bene e il male. Anche noi siamo chiamati a fare la nostra buona battaglia ed è la battaglia principale della vita. “La nostra battaglia infatti, ci dice l’apostolo san Paolo, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro gli spiriti del male”.

Rappresentano i nostri fratelli nella creazione ed il punto di arrivo della nostra redenzione e il nostro appoggio nelle battaglie tra il bene e il male. Gli angeli, allora, fanno parte del mondo di Dio e del nostro mondo spirituale. Non è un mondo visibile ma è reale. Dice infatti Gesù: “Alla risurrezione si è come angeli nel cielo”. Perché Dio “non è Dio dei morti, ma dei vivi”. C’è allora un mondo dei vivi che ci attende che è altro e oltre la nostra immaginazione e le nostre attese ma fa parte della nostra nostalgia di vedere il volto di Dio.

 

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