PIPPO MIO, NON TI CREDER…
Quanto più siamo amici di Dio, tanto più sappiamo amare “con cuore di carne” coloro ai quali vogliamo bene, purificati da ciò che potrebbe deviare un sentimento così nobile come la vera amicizia. Cari lettori, è commovente leggere l’intera lettera che il professo confratel Gabriele dell’Addolorata, studente di filosofia, scrive dal convento di Pievetorina il 13 maggio 1859 al suo più fedele e sincero amico, Filippo Giovannetti, studente di legge all’università di Camerino. Confidenzialmente la lettera inizia con un grazioso appellativo, “Pippo mio – e prosegue rassicurando l’amico – non ti creder già che il mio amore per te sia […]
- Roma 03/06/2017 : Circo Massimo, Giubileo d’Oro del Rinnovamento Carismatico Cattolico, veglia di Pentecoste Foto di © Remo Casilli/Sintesi
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