PASSIONE TANZANIA

VOLONTARI IN MISSIONE
By redazione Eco
Pubblicato il 4 Ottobre 2014

L’amore è il vero motivo che spinge ad andare oltre il proprio terreno fertile. È con questa certezza che 11 missionari hanno lasciato la tranquillità delle proprie case per andare verso una di quelle tante periferie del mondo che in questo caso è stata rappresentata dalla Tanzania. Catia Ricci, Federica Di Battista, Guido Campana, Oscaro Biferi, Stefania Salvi, Gabriella Di Battista, Antonella d’Eustacchio, Anita Ciampana, accompagnati dal diacono Salvatore Frascina e dai padri passionisti Daniele Pierangioli e Dino Frigo hanno voluto vivere sulla propria pelle, per ben 23 giorni, “il mistero di Betlemme”. Quel mistero d’amore che portò Gesù stesso a nascere nella periferia delle periferie. La Tanzania, con i suoi innumerevoli villaggi, ha rappresentato per i missionari, partiti dal santuario di San Gabriele, prima che opere da realizzare e di apporto di beni materiali, la vera identificazione con quei poveri stessi attraverso cui Gesù si è voluto manifestare come povero bambinello tra i poveri. Ecco allora che se la fame peggiore è quella del cuore, quella che manca di un abbraccio, di una carezza, di un sorriso, i nostri hanno prima di tutto voluto portare Gesù Cristo attraverso i propri gesti e attraverso le tante celebrazioni condivise nei villaggi più lontani per poi incontrarlo di nuovo nell’animazione con i tanti bambini di cui la terra africana è ricca, con la visita alle famiglie, nell’incontro con le tribù Masai. Non sono mancati anche momenti ricchi di attività concrete quali l’inaugurazione del pozzo del villaggio di Osteti, i lavori per la ristrutturazione dell’oratorio della parrocchia, il servizio alla mensa dei poveri di Vejula. Se numerosi sono stati i sacrifici e le prove quotidiane è anche vero che i missionari passionisti sono partiti assistiti da numerose preghiere e anche dall’apporto materiale di tanti benefattori che hanno contribuito alle forniture di caramelle per i bambini, vestiario per le popolazioni, cancelleria per le scuole, prodotti farmaceutici per i più bisognosi e a loro va un grande grazie. Il ritorno a casa è stato duro perché molti sono stati contagiati da quel malanno chiamato mal d’Africa: pienezza del cuore offerto dal ritorno all’essenziale. Tutto questo è stato da sprone per ripartire con la programmazione per le attività del prossimo anno che vedranno i nostri e gli altri nuovi volontari, presenti nei mercatini missionari presso il santuario di San Gabriele e in altre iniziative che vanno dalle varie raccolta fondi ad animazione di incontri di preghiera e di testimonianza per poter realizzare, nel 2015, un dispensario attrezzato nei locali della parrocchia di Itiso vista la carenza di attrezzature e la continua emergenza sanitaria in cui versa il villaggio.           Oscaro Biferi

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