Caratteristica della religione cristiana è la risurrezione di Gesù Cristo. Realtà talmente unica e inaspettata che non può non attirare l’attenzione del pensare umano. Contemporaneamente si scopre che la risurrezione segue una condanna alla morte di croce, di un uomo innocente che aveva trascorso la vita compiendo opere di bene e insegnando bontà e accoglienza verso tutti. Nell’annuncio della fede ci è rivelato che quella morte fu la scelta libera del Figlio di Dio di dare la vita per amore, affermando il progetto del Padre di avvolgere nella comunione di sé il genere umano e ogni creatura, perciò quella morte non poteva essere altro che lo sfocio nella pienezza di vita della risurrezione.
Riflettiamo su alcuni commenti di personalità illustri, credenti o meno, santi compresi, su questo evento centrale della storia.
Il crocifisso è il segno del dolore umano. La corona di spine, i chiodi evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte è segno della solitudine della morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino. Il crocifisso fa parte della storia del mondo. (Natalia Ginzburg)
Dio non salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza; non protegge dalla morte, ma nella morte; non libera dalla croce, ma nella croce. (Dietrich Bonhoefer)
Tieniti sempre stretto alla croce perché essa non opprime. Se il suo peso fa vacillare, la sua potenza solleva. (P. Pio)
Datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo. Questo punto è la croce. Non ce ne possono essere altri. Bisogna che si trovi all’intercessione del mondo, e la croce è questa intercessione. (Simone Weil)
Non la croce ha dato gloria a Gesù, ma è Gesù che l’ha resa gloriosa facendo di un luogo di infamia un luogo di amore. (Enzo Bianchi)
Cristo è la potenza di Dio e la sapienza di Dio non solo perché inviato da Dio, Figlio di Dio e Dio lui stesso, ma precisamente perché crocifisso. (Edith Stein)
A volte sembra che Dio non risponda al male, che rimanga in silenzio. In realtà Dio ha parlato, ha risposto, e la sua risposta è la croce del Figlio suo Gesù Cristo: una parola che è amore, misericordia, perdono. (Papa Francesco)
La croce deve apparirci in tutta la sua verità. Essa congiunge la terra al cielo, tende le braccia in tutte le direzioni, è il segno misterioso dell’umanità universale, il telaio nel quale viene tessuta ogni giorno la nostra vita. (Romano Battaglia)
Non c’è cristiano senza la croce. Se non portiamo la nostra croce non possiamo seguire Gesù che sale al Calvario portando la sua croce. La croce è la radice della carità. Con essa abbiamo una vita solida, ben piantata, protetta contro le tempeste. Con essa si cammina sicuri. (Chiara Lubich)
Gesù non ci ha promesso di toglierci la croce. Ci ha detto di mettercela sulle spalle. Ma con Gesù la croce diventa amore. (Marta Robin)
La croce non è un palo dei romani, ma il luogo su quale Dio ha scritto il suo Vangelo. (Alda Merini)
Tenete la croce in alto perché io possa vederla anche attraverso le fiamme. (Santa Giovanna D’Arco mentre veniva bruciata al rogo come eretica).
La sua memoria è dappertutto. Sui muri delle chiese e delle scuole, sulle cime dei campanili e dei monti, a capo dei letti e sulle tombe, milioni di croci rammentano la morte del Crocifisso per noi. (Giovani Papini)
Eliminato dalla vita il Crocifisso, ci troviamo tutti crocifissi senza Crocifisso, cioè senza senso e soluzione per le nostre croci. (G.C.)
Di fronte a tutti i peccati della terra sarebbe ovvio dire: Dio distrugga questo mondo! Invece Dio muore per questo mondo, diventa uomo e muore per gli uomini. (Luigi Giussani)