PASSIONE BULGARIA

VOLONTARI IN MISSIONE
By redazione Eco
Pubblicato il 4 Ottobre 2014

È stato il tratto distintivo di questa esperienza missionaria in Bulgaria iniziata lo scorso 3 agosto e terminata il 18. Un gruppo di giovani e meno giovani, dopo un periodo di condivisione e preparazione con i padri e le suore passioniste di San Gabriele, si è messo in cammino verso questa terra. La passione di lasciarci ancora meravigliare, la passione di farci contaminare, la passione di farci inculturare, la passione di essere persone vive assieme ad altre persone vive, la passione di volere una vita piena e consapevole, la passione… ci ha disposti a rispondere sì all’azione di Dio. La donazione del e nel sì ha sempre una certa convenienza, la nostra, quella di aver fatto esperienza della gratuità dell’amore nel dare e ricevere. In questi diciotto giorni Dio ci ha amati sempre tramite qualcuno: l’anziano/a con la ricchezza della sua memoria; l’ orfano/a con il suo bisogno speciale di amore; il disabile testimonianza concreta di quanto l’essere diversamente abili è un valore aggiunto per tutti noi cosiddetti normali abili; l’adolescente con il suo entusiasmo e voglia di vivere; i giovani con i loro sogni e progetti.

I luoghi di missione sono stati Malchika, Svishtov, Ruse e Belene; qui abbiamo riso, cantato, giocato, ballato, condiviso, mangiato, parlato e pregato insieme. Ci siamo resi disponibili e accoglienti semplicemente con sguardi, abbracci e sorrisi. Abbiamo fatto esperienza viva e concreta di cosa significa essere “inviati” nel servire l’altro e nel farci prossimi all’altro senza aspettative, proiezioni e pregiudizi. Con questo spirito di disponibilità abbiamo vissuto pienamente la dimensione del dono nel servizio, ognuno di noi ha abitato il proprio luogo teologico, dove è stato possibile tramite l’altro e con l’altro fare esperienza di un Cristo vivo e presente nella storia di ogni persona. La missione in terra bulgara è terminata, siamo tutti tornati alle nostre faccende quotidiane ma con qualcosa in più rispetto a quanto siamo partiti: la consapevolezza nel cuore che la missione non ha frontiere, non ha un luogo geografico particolare ma è tra di noi, è intorno a noi ovunque noi siamo.                                             Anna Santarelli

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