Un semplice esame dell’occhio, associato a un algoritmo di apprendimento automatico, potrebbe aiutare a diagnosticare in maniera precoce la Malattia di Parkinson. Lo rivela una ricerca dell’Università della Florida di Gainesville. In questa patologia, oltre alle caratteristiche lesioni dei neuroni, si verifica anche un assottigliamento delle pareti della retina e della microvascolatura retinica e questo potrebbe rappresentare un sintomo non motorio precoce della malattia.I risultati della ricerca americana supportano l’idea che nell’occhio è possibile osservare cambiamenti nella fisiologia cerebrale e individuare precocemente la malattia.
Panoramica privacy
Questo sito utilizza cookies per migliorare l'esperienza di navigazione.
I cookies sono piccoli files di testo salvati nel tuo browser per facilitare alcune operazioni. Grazie ai cookies, se torni a visitare il sito potrai essere riconosciuto non dovendo dare nuovamente il consenso al trattamento dei dati personali e saranno ricordale le preferenze già espresse.
Per gli sviluppatori, i cookies indicano le pagine più apprezzate dai visitatori al fine di un ulteriore sviluppo del sito.