Per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato del 1° settembre, il pontefice nel suo messaggio s’ispira alla Lettera di san Paolo ai Romani (Rm 8, 19-25) e sottolinea che “la terra è affidata all’uomo, ma è di Dio” quindi invita ad essere “coltivatore del giardino” e non “predatore”. Spiega, inoltre, cosa si deve intendere per “conversione ecologica”: “consiste nel passare dall’arroganza di chi vuole dominare sugli altri e sulla natura – ridotta a oggetto da manipolare – all’umiltà di chi si prende cura degli altri e del creato”. Nelle conclusioni papa Francesco afferma: “In gioco non c’è solo la vita terrena dell’uomo in questa storia, c’è soprattutto il suo destino nell’eternità, l’escalation della nostra beatitudine, il Paradiso della nostra pace, in Cristo Signore del cosmo, il Crocifisso-Risorto per amore. Sperare e agire con il creato significa allora vivere una fede incarnata, che sa entrare nella carne sofferente e speranzosa della gente, condividendo l’attesa della risurrezione corporea a cui i credenti sono predestinati in Cristo Signore”. In tutta coerenza il santo padre ha disposto, con la Lettera apostolica “Fratello Sole”, la realizzazione di un impianto agrivoltaico in zona extraterritoriale santa Maria di Galeria per il sostentamento energetico sia della stazione radio ivi presente che dell’interno dello stato della Città del Vaticano..
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