PAPA FRANCESCO: “SAN GABRIELE, UNA TESTIMONIANZA STRAORDINARIA…”
PAPA FRANCESCO: “SAN GABRIELE, UNA TESTIMONIANZA
STRAORDINARIA E SINGOLARE, MODELLO PER LE NUOVE
GENERAZIONI”
Il 27 febbraio scorso, festa liturgica di san Gabriele, al santuario, con l’apertura della Porta santa, sono iniziate solennemente le celebrazioni per il centenario della canonizzazione di san Gabriele (1920-2020). Le celebrazioni, previste lo scorso anno, erano state rinviate a causa dell’emergenza Coronavirus. Quindi si svolgeranno dal 27 febbraio 2021 al 27 febbraio 2022. La giornata è stata segnata dalla lettera che papa Francesco ha voluto inviare al vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi. Nella sua significativa lettera (datata 13 febbraio 2021, vedi testo riportato integralmente a pag. 5) il papa ricorda che “sono trascorsi cent’anni da quando il mio predecessore Benedetto XV canonizzò san Gabriele dell’Addolorata, morto a Isola del Gran Sasso il 27 febbraio 1862, all’età di 24 anni. Tale evento evidenziò che la sua testimonianza cristiana fu così straordinaria e singolare da poter essere additata come modello per tutta la Chiesa, specialmente per le nuove generazioni”.
Il Papa sottolinea che “Gabriele era un giovane del suo tempo, pieno di vita e di entusiasmo, animato da un desiderio di pienezza che lo spingeva oltre le realtà mondane ed effimere, per rifugiarsi in Cristo. Ancora oggi egli invita i giovani a riconoscere in se stessi il desiderio di vita e di appagamento, che non può prescindere dalla ricerca di Dio, dall’incontro con la sua Parola sulla quale ancorare la propria esistenza, dal servizio ai fratelli, specialmente i più fragili. Con la sua vita, breve ma intensa, ha lasciato un’impronta che perdura in tutta la sua efficacia”.
E Francesco auspica: “Possa l’esempio di questo giovane religioso passionista, forte nella fede, fermo nella speranza, e ardente nella carità, guidare il cammino delle persone consacrate e dei fedeli laici nella tensione di amore verso Dio e verso il prossimo”.
Ciò è urgente perché, scrive Francesco, “in questo tempo di emergenza sanitaria, e di conseguente fragilità economica e sociale, è necessario che i discepoli del Signore diventino sempre più strumenti di comunione e di fraternità, estendendo agli altri la carità di Cristo ed irraggiandola con atteggiamenti concreti di vicinanza, di tenerezza e di dedizione”.
La lettera del pontefice ha segnato una giornata indimenticabile che era iniziata con l’apertura della Porta santa da parte di monsignor Lorenzo Leuzzi, cui è seguita la santa messa. Alla celebrazione hanno partecipato il vescovo di Sulmona-Valva Michele Fusco, il vescovo di Trivento Claudio Palumbo, il superiore provinciale dei passionisti d’Italia, Francia e Portogallo Luigi Vaninetti, il rettore del santuario Dario Di Giosia, oltre a una sessantina di sacerdoti della diocesi di Teramo-Atri e del santuario. Tra le numerose autorità erano presenti il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, i parlamentari Stefania Pezzopane e Giueseppe Bellachioma, il commissario per la ricostruzione post-terremoto, Giovanni Legnini, il presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, il prefetto di Teramo, Angelo De Prisco, il questore di Teramo, Enrico De Simone, una ventina di sindaci e circa 300 pellegrini, numero molto ridotto a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19. In tempi normali ovviamente avrebbero partecipato migliaia di pellegrini. Tuttavia, essendo stata la celebrazione trasmessa sui vari canali social e da alcune tv private, diverse centinaia di migliaia di fedeli hanno potuto seguire l’evento in diretta. Risulta infatti che il solo canale Facebook del santuario, che ha mandato in diretta la celebrazione del transito e l’apertura della Porta santa, ha avuto ben 250 mila visualizzazioni e contatti da tutto il mondo. Insomma, questa volta in conseguenza della pandemia, la festa del santo ha avuto un risalto planetario come non mai.
All’inizio della celebrazione è stata letta la Bolla di indizione del Giubileo emanata dal vescovo diocesano Leuzzi, che ha voluto con forza questo Giubileo e ha impegnato nella sua organizzazione tutta la diocesi, in collaborazione con il santuario di san Gabriele. Il presule nella sua Bolla di indizione rileva “l’opportunità per la Chiesa aprutina-atriana di celebrare detto centenario, volto alla promozione profonda della vita cristiana dei fedeli e della comunità diocesana che è in Teramo-Atri, affinché possa dimostrare vicinanza a tutti coloro che, colpiti dal peccato, desiderano essere curati dalla medicina del suo amore ed accogliere con rinnovato slancio la Buona Notizia”.
Per la diocesi teramana e per il santuario l’anno giubilare, durante cui è possibile ottenere ogni giorno il dono dell’indulgenza plenaria, dovrà essere un evento di carattere pastorale, culturale e sociale. Nel corso del Giubileo si susseguiranno appuntamenti per stimolare in ogni campo la riflessione sulla figura di san Gabriele nella sua alta valenza ecclesiale e morale. E poiché san Gabriele dell’Addolorata, oltre a essere patrono della regione Abruzzo, è il santo protettore dei giovani cattolici italiani, il tema che animerà l’intero cammino giubilare in questo tempo ancora immerso nella pandemia sarà: “Con i giovani, protagonisti nella storia”.
Ai giovani, infatti, saranno riservati momenti di riflessione, di incontro e di preghiera, tra i quali il giubileo dei maturandi (tenutosi lo scorso 8 marzo), la ve-glia mariana internazionale (8 maggio 2021), il giubileo dei giovani (24-25 luglio 2021), il pellegrinaggio notturno Teramo-San Gabriele (7 agosto 2021), la Tendopoli dei giovani (17-21 agosto 2021).
Oltre al mondo giovanile, molta attenzione sarà riservata all’ambito della scuola, dell’università e dei centri di ricerca con alcune iniziative. Convegno internazionale: Gli adolescenti e il patto educativo globale inter-generazionale (7-8 maggio 2021); Meeting internazionale: La scienza per la pace (28-29 maggio 2021); IV forum internazionale del Gran Sasso e conferenza euro-africana dei rettori: Allargare gli orizzonti della carità – per una nuova progettualità sociale (30 settembre – 2 ottobre 2021).
Ma il programma prevede numerose altre iniziative, tra le quali il giubileo dei movimenti ecclesiali, il giubileo del motociclista, il giubileo delle forze dell’ordine e istituzioni, il giubileo della famiglia laicale passionista, il giubileo del pellegrino, il giubileo degli ammalati, il giubileo delle confraternite, il giubileo degli artisti, il giubileo degli sportivi, il giubileo dei bambini, il giubileo del volontariato, il giubileo degli universitari, il giubileo dei lavoratori e il giubileo degli alpini.
Sarà un anno davvero intenso, che si spera sia anche di uscita dalla crisi pande-mica e di rinascita, da trascorrere con lo stile di san Gabriele, cioè soprattutto, co-me ricorda papa Francesco nella sua lettera, “con atteggiamenti concreti di vicinanza, di tenerezza e di dedizione”.
Un centenario per rinascere nella fraternità