Despite its name the idea to create the dictionary wasn’t born at Oxford but in London and, more precisely, within the Philological Society of London. The members of the society decided, in 1857, that the dictionaries available at the time were incomplete and thus embarked on the project of creating a new, comprehensive dictionary of the English language. Given the caliber of the enterprise, they needed funding and hence they struck a deal with James A. H. Murray, of the Oxford University Press, to bring the work to completion. The dictionary started being published, fascicle by fascicle in 1884 but the last one arrived only in 1928, 71 years after the initial idea and 316 after the first comprehensive dictionary for an European language had been published (Italian, in 1612). Since English is an evolving language, the Oxford Dictionary, by now completely digitalized, publishes each quarter an update that includes the new words. How does a word enter in the dictionary? Through user-suggestion (the inbox of the editors is flooded with those), or through an attention to published material, either in print or online. The word then gets added to a database of possible new words. Then, the editors check whether the word is used by multiple sources and if it is likely to stand the test of time. If all of this is true, then a definition for it gets crafted and the word gets included in the most relied-upon dictionary in the world.
Nonostante il suo nome, l’idea di creare il dizionario non è nata a Oxford ma a Londra, e, più precisamente, nella Società filologica di Londra. I membri della società decisero, nel 1857, che i dizionari disponibili al tempo erano incompleti e quindi si imbarcarono nel progetto di creare un nuovo, comprensivo dizionario della lingua inglese. Dato il calibro dell’impresa, avevano bisogno di risorse e fecero un accordo con James A.H. Murray, della casa editrice dell’università di Oxford, per portare a termine il lavoro. La pubblicazione del dizionario, fascicolo per fascicolo, iniziò nel 1884 ma l’ultimo arrivò solo nel 1928, 71 anni dopo l’idea iniziale e 316 anni dopo la pubblicazione del primo dizionario completo di una lingua europea (l’italiano, nel 1612). Siccome l’inglese è in evoluzione, l’Oxford Dictionary, che è adesso completamente digitalizzato, pubblica ogni quarto, un aggiornamento che include le nuove parole. Come fa una parola ad entrare nel dizionario? Attraverso un suggerimento degli utenti (la casella di posta degli editori è piena di suggerimenti), o attraverso un’attenzione al materiale pubblicato o sulla carta o online. La parola, quindi, viene aggiunta ad un database di possibili nuove parole. Quindi, gli editori controllano se la parola viene usata da fonti differenti e se è probabile che resista il passare del tempo. Se tutto ciò è vero, allora una definizione vie-ne elaborata e la parola viene inclusa nel dizionario su cui più si fa affidamento nel mondo.