“NON TEMETE”

By Gino Consorti
Pubblicato il 31 Marzo 2021

Se non fosse una cosa seria, tremendamente seria, si potrebbe dedicare un pamphlet alla vicenda dei vaccini. Magari intitolandolo Armiamoci e partite… Visto però che si parla di salute e quindi della vita delle persone, occorre una riflessione diversa, pesando le parole e restando sui fatti. Mentre andava in stampa questo scritto, dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali arrivava l’ok al proseguimento della vaccinazione con le dosi di AstraZeneca, l’azienda anglo-svedese su cui l’Italia in particolare ha scommesso parecchio. “Il vaccino – ha affermato la direttrice di Ema, Emer Cooke – è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi e la somministrazione dei sieri. Sugli eventi rari segnalati dopo la somministrazione faremo altri approfondimenti”. Una notizia che sicuramente ci rallegra, anche perché, è bene ribadirlo, senza l’utilizzo del vaccino non ne usciremo fuori. Con tutte le gravi conseguenze sanitarie, economiche, sociali e sociologiche. L’unica strada per sconfiggere la pandemia, dunque, è ben nota. Non resta che percorrerla nel più breve tempo possibile in modo da riappropriarci della vita e delle sue tante bellezze.

Sgomberato il campo da ogni equivoco, vorrei soffermarmi un attimo sulle tante e feroci critiche riservate in questo periodo ai mezzi d’informazione. Sono stati accusati di enfatizzare, tanto per usare un eufemismo, le notizie sulla questione vaccini gettando nel panico la popolazione. Nessuna difesa d’ufficio, per carità, solo qualche riflessione nella direzione della verità dei fatti.

Sono stati forse i giornalisti a ordinare lo stop precauzionale delle vaccinazioni AstraZeneca, lasciando nel limbo chi era in coda per ricevere la prima dose e nell’angoscia chi l’aveva già fatta?

Sono stati i giornalisti a “inventarsi” casi di tromboembolie rare che hanno portato alla morte diverse persone?

Sono stati i giornalisti a innalzare, come d’incanto, l’età – da 55 a 65- di chi può ricevere il vaccino AstraZeneca e quindi insinuando più di un dubbio nella popolazione?

Sono stati ancora i giornalisti a stilare le schede di efficacia dei tre vaccini attualmente in uso, Pfizer, Moderna e AstraZeneca, con quest’ultima fanalino di coda a livello di copertura e persone coinvolte nella valutazione di sicurezza?

Sono stati i giornalisti a fare All in su AstraZeneca investendo ingenti capitali per la prenotazione di milioni di dosi?

Sono stati i giornalisti a causare un evidente ritardo rispetto, ad esempio, alla campagna di vaccinazione di Stati Uniti e Inghilterra?

Sono stati sempre i giornalisti a sottoscrivere contratti con forme meno stringenti, per non dire fumose, con le aziende produttrici dei vaccini?

Sono i giornalisti a cambiare, ogni battito d’ali, le regole per proteggersi dal virus: distanziamenti, comportamenti sul lavoro, vita sociale, efficacia dei vari tipi di mascherina, durata dell’immunità dei guariti, eccetera, eccetera?

Un’ultima curiosità: i tanti esperti scientifici e i vari soloni di professione che in questi giorni fanno a gara per “sponsorizzare” la validità di AstraZeneca, che tipo di vaccino si sono fatti iniettare?

In attesa di risposte, giungano a tutti gli auguri più belli e sinceri dell’intera famiglia de L’Eco di San Gabriele. Soprattutto in questo momento occorre guardare in faccia, con gli occhi della speranza, l’oscurità che avvolge il nostro tempo. “Non temete”, ripete spesso Gesù. Affidiamoci dunque a lui senza alcuna paura, saprà darci la forza per superare ogni ostacolo. Proprio come ha fatto sulla Croce, vincendo la morte.

Serena Pasqua nella luce del Risorto!

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