NON SI PARLA CON IL DIAVOLO

A una delle udienze Generali di fine settembre, il Papa è tornato di nuovo a parlare del diavolo. È astuto, ci fa credere che non esiste, mentre si cela dietro a magia, astrologia, occultismo. E ci fa cadere in tentazione. Con il demonio non si parla, semplicemente “lo si caccia via!”. Inoltre il diavolo è astuto. “Lui ci fa credere che non esiste e così domina tutto. È furbo. Il nostro mondo tecnologico e secolarizzato pullula di maghi, di occultismo, spiritismo, astrologi, venditori di fatture e di amuleti, e purtroppo di sette sataniche vere e proprie. Scacciato dalla porta, il diavolo è rientrato, si direbbe, dalla finestra. Scacciato dalla fede, rientra con la superstizione. E se tu sei superstizioso, incoscientemente stai dialogando con il diavolo”.

Oggi svariati strumenti offrono opportunità al diavolo di tentarci, mette in guardia il Papa. “Pensiamo alla pornografia in rete, dietro la quale c’è un mercato fiorentissimo: lo sappiamo tutti. È il diavolo che lavora, lì. È questo un fenomeno assai diffuso, da cui i cristiani devono però ben guardarsi e che devono rigettare con forza. Perché qualsiasi telefonino ha accesso a questa brutalità, a questo linguaggio del demonio: la pornografia in rete”.

La battaglia contro lo spirito del male si vince come la vinse Gesù nel deserto: a colpi di parola di Dio: “Sta scritto”: così risponde per tre volte al tentatore.

L'ECO di San Gabriele
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