Il titolo sintetizza la notizia. Donatella Di Pietrantonio autrice nel 2011 di “mia madre è un fiume” con tema centrale l’Alzheimer, nel 2013 di “Bella mia” romanzo che parla del terremoto de L’Aquila e poi i successi anche al di fuori dei confini con L’Arminuta con il quale vince il “Campiello” e Borgo sud che quattro anni dopo vince “lo Strega”, oltre all’Età fragile del 2023 da poco ha presentato Lucciole, squaletti e un po’ di pastina, Salani Editore. La scrittrice ha scelto pochissime città dove presentare il lavoro dedicato ai bambini, ai più giovani. Poche tappe ma non poteva mancare la “sua” Arsita dove è nata e ha frequentato la “pluriclasse” poiché il borgo era talmente piccolo e la scuola doveva per forza mettere insieme bambini dalla prima alla quinta. È stata una festa organizzata dall’attivissima associazione “Val Fino al canto” della presidente Caterina Cacciatore con le scolaresche di tutta la Val Fino.
Non si dimenticano mai le origini
