MADONNA NERA

MARIJA BÌSTRICA IN CROAZIA
By Domenico Lanci
Pubblicato il 2 Luglio 2013

NEL 1883 SU PROGETTO DI HERMAN BOLLE VENNE ULTIMATO IL NUOVO SANTUARIO IN STILE NEO-RINASCIMENTALE OGGI VISITATO OGNI ANNO DA OLTRE 800MILA PELLEGRINIMolti santuari mariani in Europa hanno avuto origine dal ritrovamento di statue e icone nascoste al tempo dell’iconoclastia. Questo tipico movimento di carattere politico-religioso, detto iconoclastia (dal greco eikón = immagine e klázo = distruggo) si sviluppò nella prima metà del VIII secolo. Mirava, tra l’altro, a distruggere materialmente statue e icone sacre. Questo fu il motivo che spinse i cristiani a nascondere in luoghi reconditi le immagini e le statue della Vergine, allo scopo di sottrarle alla furia distruttrice delle incursioni islamiche. Quando l’atto del rinvenimento veniva contrassegnato da un fatto prodigioso, allora in quel luogo sorgeva il santuario.

Così ha avuto origine uno dei più famosi santuari della Croazia. Si chiama Marija Bìstrica e si trova a Hrvatsko Zagorje, a circa trenta chilometri da Zagabria. Vi si venera una statua in legno nero della Madonna col Bambino, detta Madonna nera. Le cronache dicono che la statua “affinché non fosse profanata dai turchi fu fatta murare nella chiesa parrocchiale”. Originariamente si trovava a Vinski Vrh, una collina detta “del vino”. Da lì, nel 1500, fu trasportata nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Bìstrica. Quando nel 1545 i turchi invasero la regione, il parroco, per non lasciarla profanare, la fece murare sotto il coro della chiesa. Qualche anno più tardi, il sacerdote morì senza aver rivelato a nessuno il nascondiglio.

In questo contesto interviene la Madonna con segni prodigiosi e inequivocabili. Una sera del 1588 il nuovo parroco, padre Lukac, scorge in chiesa un vivo bagliore nella parte del coro. Pieno di stupore si dirige verso quella fonte luminosa. Lì, comincia a scavare. In breve, davanti ai suoi occhi vede, con grande meraviglia, una statua della Madonna col Bambino. La prende e la colloca in chiesa. La notizia della scoperta intanto fa il giro della parrocchia e dei dintorni. Tutti accorrono per vedere e pregare davanti a quella sacra immagine. Ma le sorprese non finiscono. Di vicende tristi e liete se ne verificheranno ancora. Nel 1650 i turchi occupano di nuovo la Croazia. Il parroco di Bìstrica, per salvaguardare la prodigiosa statua, non ha altra scelta che quella di ricorrere allo stesso stratagemma dei suoi predecessori: murarla dietro al coro. In quel posto, purtroppo, la Madonna nera rimarrà abbandonata per diversi anni.

Finalmente il 16 luglio 1684 avviene il rinvenimento da parte del parroco di allora, Pietro Brezaric che, narra la cronaca del santuario, fu illuminato da una insolita apparizione: “Vide dall’altare avanzare una donna vestita di azzurro con in mano una candela accesa, la quale gli disse: Prega con tutto il popolo perché io possa ricuperare la vista”.

Lo straordinario evento contribuì a rinvigorire il culto verso la Madonna nera. Frattanto si verificarono numerosi miracoli, tra cui quello che segue. Mentre 7 cristiani erano prigionieri nella fortezza di Kaniza, occupata dai turchi, videro in sogno la Madonna che disse loro: “Non temete, figli miei, ma abbiate fiducia, poiché io ho riacquistato la vista a Bìstrica dove ero stata cieca per oltre 40 anni. Fate il voto di recarvi laggiù in pellegrinaggio e riavrete la libertà”. Non appena essi ebbero fatto il voto, caddero le loro catene, si aprì la porta della prigione e poterono uscirne. Senza alcuna difficoltà varcarono le porte della città e con immensa gioia si recarono a Bìstrica per ringraziare la loro liberatrice. Il parroco Andrea Susic prese allora l’iniziativa di tenere un “libro dei miracoli” in cui, dal 1688 al 1786, furono registrati 1.109 prodigi.

Di fronte a tante meraviglie la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nel 1731, su iniziativa del vescovo di Zagabria Juraj Branjug assunse a pieno titolo il nome di Santuario della Madonna di Bìstrica. Anche la località, dal nome tipicamente croato di Hrvatsko Zagorje, fu chiamata Marija Bìstrica.

Nel 1880 la chiesa subì un violento incendio. Provvidenzialmente furono risparmiati l’altare maggiore e la statua della Madonna. Dopo tre anni, nel 1883, su progetto dell’architetto Herman Bolle venne ultimata la nuova chiesa in stile neorinascimentale con magnifico portico. Oggi il santuario viene visitato da oltre 800mila pellegrini l’anno.

A Marija Bìstrica si svolgono le principali manifestazioni religiose di carattere nazionale. Questa peculiarità ha indotto la Conferenza episcopale croata a dichiararlo, nell’agosto del 1935, santuario nazionale. Molti papi hanno voluto manifestare la loro devozione alla Madonna nera.

Benedetto XIV accordò l’indulgenza plenaria a tutti i pellegrini che la visitano. Clemente XIII e Pio IX concessero altri privilegi. Restano memorabili inoltre i pellegrinaggi organizzati da Zagabria dall’illustre cardinale Luigi Stepinac (1898-1960), prima che venisse incarcerato dalle autorità comuniste l’11 ottobre 1946.

Mi piace chiudere questo servizio ricordando la storica visita compiuta da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1998. All’inizio della celebrazione eucaristica disse: “Oggi sono venuto a voi in questo santuario della nostra divina madre Madonna di Bìstrica… Sono qui per fare il sacrificio a Dio insieme a voi e per proclamare beato il servo di Dio Alojzije Stepinac. Preghiamo il Signore di perdonarci i nostri peccati, per poter testimoniare il vangelo dalla coscienza pura”.

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