MA LA VITA È BELLA
Seguivo svogliatamente un programma tv in cui si esibiva Maurizio Crozza. Quando mi sono accorto che il comico veniva fischiato, ho realizzato che l’Italia è davvero un paese strano: ormai i ruoli si scambiano, i comici vengono contestati e i politici fanno ridere. Facciamo elezioni per uscire dall’incertezza, con il risultato che entriamo direttamente nel caos. Abbiamo partiti che riescono a perdere perfino quando vincono (e ci siamo capiti…).
Dico: un centinaio di vecchi cardinali segregati nella cappella Sistina, alla faccia di sondaggi e dotte fantasie degli esperti vaticanisti, in 24 ore ci hanno dato un papa che è un papa. Mille parlamentari, supportati da cuticagne di tecnici e saggi dalla consumata esperienza, dopo oltre due mesi ancora non riuscivano a cavare un ragno dal buco.
Epperò l’Italia è strana sì, ma anche straordinaria. “Amo il vostro paese, voi italiani mi fate morire – confessa Eva Mendes, 39 anni, protagonista di Come un tuono – vi adoro, vi amo alla follia perché siete imprevedibili, ma anche un po’ corrotti. In Italia avete tutto il meglio, la storia, l’architettura, la cucina, la moda, l’attitudine giusta per vivere bene. Se qualcuno, comico o serio, riuscisse a eliminare la corruzione, potete diventare insuperabili”. E doveva venire da Miami a dirmelo la solare faccia fresca di un’attrice cubana!
Dico la verità, a me già la parola corruzione fa venire l’orticaria, mi sento come il pulcino Pio spalmato sull’asfalto dalle ruote del trattore. Ahimè, cosa non si fa per voracità e sete di potere. Circolano dei magna magna che per la poltrona non esitano a svendere anche la propria dignità. Vabbe’ non generalizziamo. Gerry Scotti, alla ripresa di Paperissima con Michelle Hunziker, assicura che “una risata ci salverà”. Troppo ingenuo? “In un periodo sociale ed economico così difficile, un’ora all’insegna dell’evasione e della serenità magari non aiuta il Pil, ma sicuramente giova alla salute”. Basta la salute, cantava Nino Manfredi.
È stato chiesto a Jennifer Lawrence, appena vinto l’Oscar per Il lato positivo, se non c’è pericolo che ora si trasformi in diva. “Mai – ride la ventiduenne ragazzina acqua e sapone – non penso che essere attrice mi dia il diritto di sentirmi importante o pretendere di essere chissà chi, sono una persona normale, grata al cinema per la sicurezza finanziaria. Ma ho detto agli amici di schiaffeggiarmi se diventassi prepotente e piena di me”. Quanti schiaffeggiatori bisognerebbe mettere alle calcagna dei nostri rappresentanti del popolo.
“Se è riuscita a riemergere la mia generazione tra le Br e l’austerità – conclude comunque Gerry – ce la possono fare anche i giovani d’oggi, ne sono certo”. Anch’io. Dopotutto Enzo Jannacci, scomparso il 29 marzo scorso, ha insegnato che “la vita l’è bela”. E scusate se è poco.