L’URNA DI SAN GABRIELE NEL SALENTO

GALLIPOLI IN FESTA PER IL SANTO “CONCITTADINO”
By Natale Panetta
Pubblicato il 30 Dicembre 2013

AL TERMINE DEL PELLEGRINAGGIO, TRAMITE UNA PETIZIONE POPOLARE, L’INTERO QUARTIERE DELLA CITTÀ SALENTINA, UBICATO DOVE SORGE LA PARROCCHIA, È STATO INTITOLATO A SAN GABRIELE

Bentornato nella tua seconda patria. La città di Gallipoli non ha dubbi. San Gabriele è un cittadino gallipolino a tutti gli effetti. Non per nulla nel 2002 la città salentina in provincia di Lecce ha dedicato una moderna e bellissima chiesa al santo dei giovani e ora l’intero quartiere dove è ubicata la parrocchia di san Gabriele è stato intitolato a lui. E quindi a pieno titolo, dal 20 al 24 novembre, la sua urna è tornata in pellegrinaggio nella bella città marina per la seconda volta dopo undici anni.

La devozione di Gallipoli al santo dei miracoli affonda le radici nel lontano 1908 quando venne istituita l’associazione Beato Gabriele dell’Addolorata. La devozione divenne fortissima in seguito a un miracolo operato dal beato nel 1912 in favore del giovane gallipolino Luigi Parisi (quadro a lato), guarito da ernia gravissima. Il riconoscimento della guarigione del Parisi come evento miracoloso diede un contributo fondamentale alla conclusione positiva del processo di canonizzazione del giovane studente passionista che sarà poi dichiarato santo nel 1920.

Dopo il miracolo operato in favore del Parisi a Gallipoli si diffuse il culto verso il giovane santo e il legame tra la città e il santuario di san Gabriele si è fatto sempre più stretto. In città, tra l’altro, è diffusissimo il nome Gabriele\Gabriella e non c’è chiesa dove non sia presente una statua del santo. E proprio per celebrare il centenario del miracolo di Luigi Parisi la città pugliese ha chiesto di avere l’urna per alcuni giorni. Dopo la conclusione dei festeggiamenti per il 150° della morte di san Gabriele, c’è stata la prima uscita del santo in terra salentina, a 22 mesi dal pellegrinaggio dell’urna a Terni.

Il pellegrinaggio di san Gabriele è stato un vero evento per molti fedeli pugliesi che attendevano con entusiasmo la visita del santo come un’autentica missione per rinvigorire la fede e il senso di appartenenza alla chiesa. L’urna è arrivata davanti all’ospedale cittadino, in una città il giorno prima sfregiata da una paurosa tromba d’aria. Qui è stata accolta dal vescovo di Nardò-Gallipoli Fernando Filograna, dal vicesindaco di Galli-poli, dal direttore dell’ospedale cittadino, da varie autorità civili e militari, oltre che da una enorme folla, tra cui malati e personale sanitario. Dopo la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Nardò-Gallipoli e animata dalla Corale San Gabriele, l’urna, portata a spalla dai giovani, è stata accompagnata da una lunga processione nella parrocchia a lui dedicata, accolta all’arrivo da bambini festanti, banda e spettacolari fuochi pirotecnici. Nella chiesa l’urna ha sostato per alcuni giorni, nel corso dei quali si sono susseguite varie celebrazioni e incontri con i devoti del santo e in particolare con malati, famiglie, associazioni, bambini, ragazzi e giovani. Davvero intenso e ben preparato il programma voluto dal parroco don Piero Nestola, coadiuvato dall’Associazione San Gabriele dell’Addolorata.

Spettacolare e lunga è stata la processione che il 22 novembre ha trasferito l’urna alla cattedrale di Sant’Agata nella città antica di Gallipoli. Qui il sindaco ha annunciato che il nuovo quartiere dove è situata la parrocchia di San Gabriele, dopo una petizione popolare, d’ora in poi si chiamerà “quartiere San Gabriele dell’Addolorata”, sicuramente un primato!

L’urna ha lasciato Gallipoli per tornare al suo santuario domenica 24 novembre, dopo la celebrazione finale presieduta dal vescovo monsignor Filograna. In tutti lacrime e rimpianti per quattro giorni vissuti intensamente, accanto a un giovane santo, anzi a un figlio che non si sarebbe mai voluto lasciar partire.

…TRE GIORNI A NOHA

Prima di arrivare a Gallipoli l’urna ha sostato due giorni nella vicina cittadina di Noha, dove pure è diffusa la devozione al santo dei giovani. La scorsa primavera i nohani avevano fatto un pellegrinaggio al santuario con il parroco don Francesco Coluccia e avevano espresso il desiderio di avere l’urna del santo nella loro parrocchia.

Nei giorni 18-20 novembre questo sogno si è realizzato e Noha, con tutti i paesi limitrofi, ha risposto alla grande. Al suo arrivo, nonostante il tempo incerto, il santo è stato accolto da un tripudio di gente (autorità civili e militari, gruppi, associazioni), ma ciò che ha stupito è stato il fatto che nei due giorni ininterrottamente si sono susseguiti a turno tanti fedeli a pregare e vegliare, tanto che la chiesa non è stata mai chiusa. Sono stati emozionanti gli incontri di preghiera dei bambini, ragazzi, giovani, famiglie, malati e anziani, che hanno sostato di fronte all’urna, nella chiesa di San Michele arcangelo, sapendo che per loro era un momento unico e irripetibile anche per conoscere meglio san Gabriele.

Il 19 novembre l’arcivescovo di Otranto, Donato Negro, ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica e ha ascoltato, emozionato, il racconto di una famiglia emigrata in Germania il cui figlio appena nato è stato guarito miracolosamente da san Gabriele. Nel pomeriggio del 20 novembre l’urna è ripartita, tra gli applausi, le lacrime e le musiche dei giovani del Concerto bandistico San Gabriele dell’Addolorata per andare nella città di Gallipoli.

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