L’ORCHIDEA sul DAVANZALE

asterischi
By Pierino DiEugenio
Pubblicato il 31 Marzo 2016

Amo i fiori e le piante, anche se non distinguo una rosa dal pungitopo. Per sapere che l’amica fiorista mi aveva regalato una splendida orchidea fucsia ho dovuto leggere l’etichetta. Però ogni mattina appena arrivo in ufficio il primo sguardo è sempre verso la mensolina della finestra da cui fa capolino l’orchidea che sembra sorridere e mi mette di buonumore per affrontare la giornata di lavoro.

Poi un paio di mesi fa, sfiorita e ridotta a un piccolo tronco smorto, pensavo di doverla buttare. Pazzesco, improvvisamente si è risvegliata sbocciando più esuberante che mai, tanto da meravigliare perfino la cortese fiorista: “Ma si può sapere che cosa gli fai tu alle piante?”. Niente, sarà l’amorevole stupore con cui la guardo, perché onestamente io non capisco neanche quando darle da bere o se ha bisogno di luce.

Ma perché scrivo questo? Ah già, il buonumore. Sì, perché stamani la lettura del giornale a dir poco mi ha avvilito. A me solo un cataclisma potrebbe impedire di mantenere una promessa. Ora leggo che anche il premier Renzi si è sbilanciato: “Entro fine anno inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria”. Se avviene il miracolo e sarò vivo pago pegno: subito un nuovo intervento su questa rubrica. Da oltre venti anni si alternano politici venditori di fumo. “Pronta nel 2003” sentenziò il primo titolare. “I cantieri saranno chiusi nel 2004-2005” precisò il secondo, corretto poi dall’Anas che disse 2008. Poco dopo un altro parla del 2009 e il successore precisa che “la vogliamo completare entro il 2011”. Finalmente poi la solenne promessa del quarto governo Berlusconi: “Completamento entro e non oltre il 2013”, confermata dal successivo governo Monti quando Corrado Passera giurò con ostentata sicumera: “Ci metto la faccia”. Sì, sotto la sabbia.

L’Italia funziona così: si procede per promesse, annunci, discussioni e litigi. Al più si crea una commissione, che concluderà il lavoro alle calende greche. Interessante il suggerimento di Laura Boldrini, presidente della Camera: anziché scagliarsi contro l’Europa, proviamo a cambiarla; anziché maledire il sistema, lavoriamo per migliorarlo. Ok, cosa si aspetta?

Patty Pravo alla domanda sul dono di natura che vorrebbe avere, ha risposto: “Vorrei avere la capacità di migliorare il mondo”. Programma un po’ troppo ambizioso. Più concreta Francesca Michielin, sorprendente seconda classificata al recente Festival di Sanremo, che nella sua canzone Nessun grado di separazione auspica “senza nessun tipo di esitazione/nessuna divisione tra noi/siamo una sola direzione in questo universo che si muove”. Anche i Pooh, tornati insieme per la festa dei 50 anni di carriera, in Uomini soli ancora pregano Dio delle città e dell’immensità: “Vediamo se si può imparare questa vita/e magari un po’ cambiarla/prima che ci cambi lei”.

Non male. Ma se bisogna ricorrere ai cantanti, vuol dire che non siamo messi troppo bene. Comunque io allungo un ultimo complice sguardo alla mia radiosa orchidea fucsia, così con il buonumore che torna chiudo l’ufficio e buona notte al secchio.

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