LISTE DI ATTESA TROPPO LUNGHE

Il rapporto “Ospedali e salute” redatto dall’associazione italiana ospedalità privata e il Censis sul servizio sanitario nazionale fotografa una situazione sempre più precaria. L’Italia potrebbe avere una sanità di serie A e una di serie B, una suddivisione che non fa riferimento alla qualità delle cure. Chi può va nel privato. Chi non può deve attendere, pregiudicando la propria salute. A rischio è la salute delle fasce più deboli della società, coloro che non si possono permettere di rivolgersi alle strutture private.

Uno dei problemi maggiori è rappresentato dalle lunghe liste di attesa. E il dato più grave riguarda il 42 per cento di pazienti con redditi più bassi, fino a 15mila euro, che è stato costretto a procrastinare o a rinunciare alle cure sanitarie perché nell’impossibilità di accedere al servizio sanitario nazionale e non potendo sostenere i costi della sanità a pagamento.

Ormai l’accesso alle cure rischia di diventare per censo. Come è pensabile risolvere tali criticità con l’autonomia differenziata?