LIEVITO DI VITA

By Marta Rossi
Pubblicato il 19 Febbraio 2020

Sessanta metri quadrati allestiti nei locali dell’oratorio salesiano di Torre Annunziata con al centro un forno moderno: il riscatto a una vita dignitosa, piena, legale per molti ragazzi passa da questi spazi. Si tratta del Pizzoratorio, un laboratorio formativo allestito nei locali dell’oratorio salesiano, un centro di formazione che permetterà ai partecipanti di acquisire una qualifica professionale da pizzaiolo. “Ogni giorno il nostro obiettivo è togliere i giovani dalla strada – racconta don Antonio Carbone, salesiano responsabile del progetto – li salveremo dai clan grazie a un laboratorio gastronomico che insegnerà loro a cucinare e a infornare pizze. E grazie a questa qualifica potranno trovare un lavoro onesto”.

Un’opportunità per i circa trenta giovani dai 14 ai 21 anni già ospiti delle due comunità Mamma Matilde e Peppino Brancati ma che nel tempo vorrà ampliarsi a quei ragazzi che frequentano quotidianamente l’oratorio in cerca di occasioni formative. Gli allievi del corso, seguiti da un formatore professionale, otterranno un attestato di qualifica riconosciuto dalla Regione Campania.

“Ci troviamo in un territorio dove tante sono le difficoltà – spiega ancora don Antonio – e difficili sono anche le prospettive di lavoro e di impegno. Vogliamo impegnarci perché nessun ragazzo resti escluso, allora ecco il sogno di realizzare questo laboratorio che permetterà a molti ragazzi di avviarsi ad un futuro migliore”. Il progetto, coordinato dall’associazione Piccoli passi grandi sogni ha già ricevuto il sostegno di Salesiani per il Sociale APS e della Fondazione Don Bosco nel mondo. “Ai giovani, soprattutto quelli più fragili, non va trovato solo un lavoro ma vanno anche educati a quel lavoro investendo sulle loro passioni”, dice ancora don Antonio. Nelle due comunità ogni anno arrivano minori fragili, in stato di abbandono o con situazioni problematiche all’interno della famiglia di origine. Grazie all’impegno e alla passione di educatori e operatori vengono seguiti nel loro percorso scolastico, formati al mondo del lavoro e accompagnati nel diventare adulti responsabili.

Come Pasquale, che grazie alla comunità sta inseguendo il suo sogno di aprire una pizzeria. “Anche se all’inizio è stato difficile inserirsi, oggi la comunità è la mia seconda famiglia. In casa siamo in otto, il più piccolo ha 9 anni e il più grande 18: c’è chi va a scuola, chi lavora e chi, come me partecipa a dei corsi di formazione. Una delle cose più belle della vita di comunità è ridere e scherzare insieme agli operatori ma anche insieme ai coordinatori e ai sacerdoti che ci stanno molto vicini. Ogni mattina vado a Napoli per il laboratorio da pizzaiolo mentre il pomeriggio sono impegnato con i ragazzi dell’oratorio. Il mio sogno è quello di aprile una pizzeria, so che è un lavoro molto impegnativo e faticoso ma è la mia passione!”.

La formazione professionale, inventata da don Bosco nella Torino dell’800 per togliere dalla strada i ragazzi e offrire loro una possibilità di futuro concreta, è da sempre per i Salesiani un modo per dare un’opportunità a chi altrimenti non l’avrebbe. Come a Napoli, nell’oratorio salesiano, dove grazie a una donatrice di Salesiani per il Sociale APS, è stato allestito un laboratorio per parrucchieri, Capap-post: “È un laboratorio – racconta don Fabio Bellino, direttore del centro – che proponiamo a tutti i ragazzi che frequentano l’oratorio, il centro diurno e le diverse comunità di accoglienza per minori. Da oggi i nostri giovani hanno l’opportunità di formarsi all’interno di questa sala attrezzata e, magari, fare di questo mestiere il lavoro della propria vita. Siamo contenti che Salesiani per il Sociale abbia contribuito a questo progetto!”.

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