Cari amici, molti ricorderanno il mese di febbraio per il carnevale… e un po’ di sano divertimento non guasta proprio per niente. Non so quanti ricorderanno, però, che subito dopo, con il mercoledì delle ceneri inizia la quaresima, tempo liturgico che ci prepara alla Pasqua del Signore. E qui, il volto subito si “incenerisce” pensando alla penitenza, al digiuno, al riconoscimento delle colpe che dobbiamo fare, a … Ecco il guaio: aver confuso il fine con i mezzi, aver dato così importanza agli strumenti da dimenticare lo scopo per il quale tutto è proposto.
Difficilmente ricordiamo che la quaresima, se vissuta bene, è un tempo di liberazione, un periodo dove possiamo trovare quello che il nostro cuore cerca: libertà e vita vera! Amici carissimi siamo amati immensamente da Dio ma occorre creare le condizioni perché questo amore, che ricrea il nostro cuore continuamente, ci raggiunga, ci tocchi e ci trasformi e questo nella libertà della nostra risposta, perché senza libertà non c’è amore e dunque non c’è nemmeno pienezza di vita.
Vedete, l’uomo diventa ciò che ama: se amiamo le cose vere, belle, divine, diventiamo uomini veri, trasformati dalla bellezza, partecipi della natura divina. “L’amore mondano – dice il biblista Bruno Maggioni – è come l’amore cristiano capovolto. Identico lo slancio opposto la direzione. Questo cambia tutto”.
La quaresima è un aiuto grande a camminare verso la giusta direzione, se lo vogliamo, perché l’egoismo, il peccato, la mancanza di verità che ci rende schiavi, la smania di possesso, possano essere riconosciute e vinte da un amore più grande. Quando l’oggetto del nostro amore è Dio conosciuto come Signore e Salvatore, allora siamo liberati dalla schiavitù delle cose e abbiamo la possibilità di vedere persone e cose come un dono di Dio, e ci si accosta a esse per la loro bellezza e il loro valore e non solo per l’utilità che hanno o il piacere che possono dare.
Accogliamo volentieri questo tempo di quaresima certi che affrontare una lotta contro ciò che non fa bella la nostra vita è una cosa intelligente e diventare capaci di amare è una grande opportunità. In questo tempo il segno più grande che la Chiesa propone alla nostra attenzione è la croce, e l’icona dell’amore che guarderemo sovente è il Cristo crocifisso. San Gabriele dell’Addolorata sapeva il bene che fa al cuore guardare alla potenza di quel segno e alla forza di quell’amore. La quotidiana (e non solo quaresimale) meditazione della passione non ha incupito la sua vita ma ha allargato il suo cuore
Carissimi viviamo un tempo nel quale siamo tutti un po’ malati di filautia, direbbe Evagrio Pontico, cioè un amore di sé che induce a considerare il proprio io come misura della realtà. Perché non provare, almeno per curiosità, a rovesciare i termini e scommettere sul Vangelo? “Chi vuol salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia la troverà” (Lc.9,24) ci ha detto Gesù. Vegliamo sul nostro cuore dal quale a volte possono uscire anche cose poco belle, che fanno male a noi e agli altri, allora anche la quaresima potrebbe diventarci simpatica.